Ai bergamaschi l'ospedale piace:
ammirati tecnologia e confort

È stato un bilancio ultra positivo quello che si è potuto percepire dai numerosi visitatori che domenica 27 novembre non hanno voluto perdersi l'Open day per vedere da vicino il nuovo ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo ed apprezzarne le qualità.

È stato un bilancio ultra positivo quello che si è potuto percepire dai numerosi visitatori che domenica 27 novembre non hanno voluto perdersi l'Open day per vedere da vicino il nuovo ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo ed apprezzarne le qualità. Sono stati circoscritti e limitati i commenti negativi, relativi principalmente al problema dell'infiltrazione di acqua nella struttura e della viabilità.

L'intera giornata di domenica è stata quindi un continuo via vai di gente sin dalle 9 del mattino, quando cioè le visite guidate sono scattate. C'è stato perfino chi ha voluto essere tra i primi a visitare il complesso, recandosi all'ingresso una quarantina di minuti prima dell'orario di apertura.

Non solo anziani - tantissimi di prima mattina - e giovani, ma anche intere famiglie hanno pensato di trascorrere un po' della giornata soleggiata tra le mura del nuovo ospedale e farsi guidare dallo staff ospedaliero che ha descritto le caratteristiche dell'imponente e avveniristica struttura.

Boom nel primo pomeriggio. Alle 15.30 c'è stato persino chi ha deciso di tornare indietro quando ha visto le lunghe file di attesa e i diversi gruppi già creati (la chiusura dell'Open day era fissata alle 17). Il parcheggio situato all'interno dell'ospedale era al completo, ma c'è stato anche chi ha voluto partecipare all'open day abbinandolo con una camminata dai paesi limitrofi.

Ai visitatori è piaciuto moltissimo il nuovo ospedale e, quando veniva chiesto se c'era qualcosa che li aveva colpiti maggiormente, la risposta era molto simile: la super tecnologia soprattutto, nelle camere. Ebbene sì, ogni postazione letto sarà dotata di una tv e cuffie in modo tale che ogni paziente potrà vedere la tv in modo autonomo rispetto agli altri malati. E anche ai familiari in visita sarà assicurato grande confort. «Era un ospedale che a Bergamo ci voleva», è stato il coro generale.

Qualche perplessità invece, come già accennato, ha destato il problema viabilistico con la via Martin Luther King che è già molto trafficata e con la ferrovia lì vicino. C'è chi è invece preoccupato per le infiltrazioni d'acqua di cui si è tanto parlato e che saranno comunque controllate dalla trincea drenante destinata a essere costruita.

Nonostante la massiccia affluenza di auto domenica, sembra che il traffico sia stato regolare e non abbia subìto contraccolpi negativi.

Romina Liuzza

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