Il sindaco sull'area della Sace:
«Saremo vigili sulle altezze»

Le due grandi questioni che possono cambiare il volto della Conca Fiorita sono il futuro dell'area ex Sace edello stadio. «È vero – spiega il sindaco Tentorio – sono d'accordo: il “domani” di questo quartiere passa indiscutibilmente da qui».

Le due grandi questioni che possono cambiare il volto del quartiere della Conca Fiorita sono il futuro dell'area ex Sace e quello dello stadio. «È vero – spiega il sindaco Franco Tentorio – sono pienamente d'accordo con i residenti: il “domani” di questo quartiere passa indiscutibilmente da qui. Sull'area dell'ex stabilimento abbiamo già ottenuto tanto ma manteniamo alta l'attenzione. Per le sorti dello stadio “Atleti Azzurri d'Italia”, invece, non ho chiuso certo la porta ai sogni che inseguo da una vita».

Crede fortemente in un imminente sviluppo di tutta la zona, attraverso scelte urbanistiche importanti, il primo cittadino di Bergamo: dopo aver ascoltato la voce di tanti residenti attraverso il viaggio-inchiesta pubblicato su «L'Eco» lo scorso 13 novembre, sul quotidiano in edicola oggi, mercoledì 30 novembre, tutte le risposte sui principali problemi della zona. Qui ne riassumiamo alcune.

Il tema più caldo è senza dubbio il nuovo insediamento Sace nel quale i residenti temono l'arrivo dei cosiddetti «palazzoni»: «Nonostante la riduzione di 12 mila metri cubi le volumetrie rimangono, a nostro parere, comunque eccessive. Continuiamo a rimanere vigili affinché le volumetrie possano essere distribuite e disposte nel modo migliore possibile evitando di creare barriere inaccettabili che vadano a limitare la visuale su Città Alta».

Per le sorti dello stadio la partita è ancora apertissima: senza la certezza che si vada a realizzare il Parco dello sport a Grumello del Piano gli scenari sono imprevedibili: la speranza di Franco Tentorio, però, è già un sogno ad occhi aperti: «Lo stadio potrà diventare una realtà dedicata all'aggregazione, agli sport minori, e alle attività ludiche come incontri e concerti. Anche il vecchio Lazzaretto  diventerebbe complementare alla struttura».

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