Gare pubbliche e sistemi truccati
In manette anche un bergamasco

È finito in manette per presunte gare d'appalto truccate relative a sistemi di videosorveglianza e di gestione del traffico. Un bergamasco, G.F., della società FGS con sede ad Azzano San Paolo, è stato arrestato.

È finito in manette per presunte gare d'appalto truccate relative a sistemi di videosorveglianza e di gestione del traffico utilizzati da molti Comuni italiani, tra cui quello di Frosinone. Un bergamasco, G.F., della società FGS con sede ad Azzano San Paolo, è stato arrestato nell'ambito dell'operazione «Occhio vigile».

Nella mattina di martedì 13 dicembre i carabinieri del Reparto operativo - Nucleo investigativo del Comando provinciale, hanno dato esecuzione in Lombardia, così come nel Lazio, in Puglia, Campania e Veneto, all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Frosinone Andrea Postiglione nei confronti di sette persone (3 in carcere e 4 agli arresti domiciliari ) tutte ritenute responsabili a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla «turbata libertà degli incanti, corruzione, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici»: tra gli arrestati ci sono infatti anche i comandanti delle polizie municipali dei Comuni di Frosinone e Isola del Liri e un consigliere comunale del Comune di Frosinone.

Il bergamasco dovrà anche rispondere, oltre che di corruzione, anche di «falsità ideologica commessa da P.U. in atti pubblici» per aver redatto e sottoscritto, apparentemente il 14 marzo 2011, il verbale di collaudo avente ad oggetto «Comune di Frosinone - fornitura di videosorveglianza», nel quale falsamente attestava di aver eseguito i dovuti collaudi e concludendo che a quella data «l'impianto risultava perfettamente funzionante», mentre i lavori erano a mala pena iniziati e le telecamere non erano ancora nella disponibilità della società bergamasca.

Contestualmente i finanzieri hanno proceduto ad eseguire il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili, oltre a numerosi rapporti bancari e polizze assicurative, per un valore complessivo pari a circa 500 mila euro. In particolare le indagini hanno riguardato l'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la pubblica amministrazione, con riguardo all'attività di preparazione e gestione delle procedure di gare e di appalti per la fornitura, installazione e gestione di sistemi per la sicurezza urbana e per la disciplina del traffico urbano nonché dei servizi di gestione e riscossione delle contravvenzioni.

L'attività di indagine ha condotto ad evidenziare complicità tra funzionari pubblici e soggetti privati finalizzate a conseguire indebiti vantaggi nella gestione delle gare e degli affidamenti degli appalti che interessavano in primo luogo il comune di Frosinone, ma si estendevano, nelle previsioni illecite degli indagati, anche al conseguimento di indebite utilità presso altri comuni, come quello di Isola del Liri. Le indagini proseguono per chiarire i contorni dell'associazione e per identificare eventuali ulteriori complici.

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