Associazione cure palliative e Riuniti
Si rafforza l'allenza con 150 mila €

Rafforzare l'équipe del reparto di Cure Palliative degli Ospedali Riuniti, tra le realtà lombarde più significative per la quantità di casi seguiti e la qualità delle prestazioni, consolidando il suo ruolo all'interno della rete bergamasca.

Rafforzare l'équipe del reparto di Cure Palliative degli Ospedali Riuniti, tra le realtà lombarde più significative per la quantità di casi seguiti e la qualità delle prestazioni, consolidando il suo ruolo all'interno della rete bergamasca di cura e assistenza ai malati in fase avanzata e terminale.

È questo l'obiettivo del sostegno che l'Associazione Cure Palliative da anni offre agli Ospedali Riuniti e che si è rinnovato anche nel 2011 con una donazione di 150 mila euro. I fondi saranno utilizzati per finanziare la presenza di tre medici palliativisti e uno psicologo, integrati all'interno dell'équipe del reparto di Cure Palliative degli Ospedali Riuniti, a cui è affidata la gestione dell'Hospice Kika Mamoli di Borgo Palazzo, che registra ogni anno più di 300 ricoveri.

Il reparto si occupa anche dell'ospedalizzazione domiciliare, con un'équipe medico-infermieristica che segue a casa circa 200 malati ogni anno, gestisce gli ambulatori del Centro di Terapia del dolore e garantisce consulenze specialistiche sul dolore e la terminalità in tutti i reparti dell'Ospedale di Bergamo anche con progetti specifici, come in Medicina e in Oncologia, dove l'Associazione Cure Palliative finanzia due contratti per medici in funzione della presa in carico precoce e della continuità terapeutica.

All'attività clinica ordinaria si aggiunge inoltre un significativo lavoro sul fronte della ricerca, anche in collaborazione con l'Università di Bergamo. «Si tratta di un lavoro complesso, che vede impegnata l'équipe su molti fronti e con risultati eccellenti. Crediamo dunque che sia importante da parte nostra continuare a garantire la presenza di quelle figure specialistiche che sanno fare la differenza nella qualità dei tanti servizi offerti ai malati e ai loro familiari – ha commentato Arnaldo Minetti, presidente dell'Associazione Cure Palliative, -. Aumentare il numero di operatori presenti significa offrire più possibilità di cura, per dare ai pazienti stabili e seri punti di riferimento sui quali contare durante il percorso della malattia».

In provincia i malati che devono ricorrere alle cure palliative sono 4.500 ogni anno, tremila dei quali oncologici. I diversi servizi (ospedalizzazione domiciliare, assistenza domiciliare integrata, i diversi hospice presenti in provincia) ne intercettano circa tremila. Un dato che pone Bergamo tra le prime province in Italia in questo settore.

«Laddove la medicina non può fare più nulla per guarire, può fare tantissimo per controllare il dolore e alleviare i sintomi della malattia. I nostri servizi, che trovano espressione in attività di ricovero, prestazioni ambulatoriali e cure domiciliari, sono fondamentali per dare ai malati e ai familiari la migliore qualità di vita possibile in momenti particolarmente difficili - ha spiegato Roberto Labianca, direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia degli Ospedali Riuniti -. Sono la dimostrazione che molto si può fare per garantire una costante attenzione alla sofferenza, fisica e psicologica, e per questo vanno considerati tra i fiori all'occhiello della nostra sanità».

L'Associazione Cure Palliative già finanzia la presenza di una seconda psicologa, di un'operatrice ausiliaria, le prestazioni di musicoterapia e pet-therapy, oltre che molte iniziative di formazione per gli operatori e i volontari e attività di comunicazione per sensibilizzare la popolazione e gli addetti ai lavori sui grandi temi connessi alla terapia del dolore.

«Il connubio che in questi anni è nato e si è consolidato con l'Associazione Cure Palliative è uno degli esempi più significativi dei traguardi che si possono raggiungere quando si mettono insieme gli sforzi e le energie per raggiungere un obiettivo comune. Un esempio di sussidiarietà orizzontale che, come ricorda il Piano socio sanitario di Regione Lombardia, ha nelle associazioni alleati fondamentali - ha commentato Carlo Nicora, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo -. All'Associazione Cure Palliative va dunque la riconoscenza di tutti noi per l'importante e concreto sostegno offertoci in questi anni, prima realizzando l'Hospice, poi dandoci un aiuto concreto per gestirlo, anche attraverso il lavoro di tanti volontari. Associazioni come la vostra sono per noi partner insostituibili per rispondere ai bisogni dei nostri pazienti e non lasciarli mai soli».

In allegato una foto del momento della firma del protocollo d'intesa tra Acp e Ospedali Riuniti, che ufficializza la donazione.

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