Ancora un capodanno di crisi
L'86% festeggerà a casa

San Silvestro 2011, ancora un capodanno di crisi. È il decimo dopo la serie nera inaugurata con l'attacco alle torri gemelle. Prima è stata la paura degli attentati a smorzare i colori delle feste e i viaggi, poi è arrivata la bolla dei mutui subprime, adesso è la tempesta sui debiti sovrani di Eurolandia.

Risultato: per festeggiare gli Italiani si chiudono sempre più in casa e spendono sempre meno volentieri. Secondo Confesercenti in quattro su cinque, l'86%, passeranno la notte di San Silvestro fra le mura domestiche. I più fortunati nelle seconde case.

Entrambi, mentre pensano alle tasse che col nuovo anno si abbatteranno sul mattone, risparmiano sul cenone portando la spesa media a quota 92 euro a testa, il 12% in meno dello scorso anno. Non andava male così dal 2003 (l'anno del default dell'Argentina e del crack Parmalat).

Il 60% di loro spenderà ancora meno di 75 euro. In totale, per le feste di capodanno gli italiani investiranno 2,4 miliardi, 328 milioni in meno del 2010.

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