La tragedia di via Mai: da un anno
gli studenti chiedono soluzioni

Mai-Foro Boario - lo sanno bene i vigili chiamati anche più volte al giorno a rilevare piccoli tamponamenti e investimenti per fortuna per lo più di poco conto - è sempre stato considerato uno degli incroci più critici del traffico cittadino.

Mai-Foro Boario - lo sanno bene i vigili chiamati anche più volte al giorno a rilevare piccoli tamponamenti e investimenti per fortuna per lo più di poco conto - è sempre stato considerato uno degli incroci più critici del traffico cittadino.

Da ieri, purtroppo, è in corsa per il triste primato di luogo più pericoloso di Bergamo, conteso a piazza Sant'Anna-Borgo Palazzo. Con un viabilità più regolata l'incidente poteva essere evitato? Difficile dirlo, perché in gioco ci sono anche condotte personali che andranno chiarite in fase di istruttoria.

Certo è che gli studenti del Lussana, la scuola che si affaccia con il suo ingresso principale proprio di fronte all'incrocio tra le due vie, già l'anno scorso avevano segnalato preoccupati la pericolosità del luogo e in una lettera aperta al Comune avevano chiesto di intervenire con urgenza per migliorare la situazione.

I ragazzi scrivevano segnalando ciò che appare chiaro anche a un'osservazione sommaria: lungo le tre corsie di via Mai in direzione Papa Giovanni le auto viaggiano ad alta velocità e la svolta a sinistra in via Foro Boario avviene spesso con scarsa cognizione da parte di chi impegna l'incrocio, con pericolo non solo per chi viaggia nella medesima direzione di vedersi all'improvviso tagliata la strada, ma anche di chi magari si trova lungo l'attraversamento pedonale di via Foro Boario e si vede piombare addosso all'improvviso i veicoli provenienti da via Mai a velocità elevata.

Gli interventi della polizia locale in questo incrocio non si contano: spesso si tratta di semplici rilievi, raccolta testimonianze, qualche volta invece il caso è più critico, come nell'inverno di quattro anni fa, quando fu un pullman, svoltando da via Mai, a investire una studentessa di 16 anni appena uscita dal Lussana, ferendola gravemente alle gambe.

E poi ci sono le vittime: come il giovane Calì, ieri sera, o il 22enne Alessandro Cornaro, che nel settembre di dieci anni fa in sella al suo scooter si scontrò sempre con un pullman, e dopo una settimana di agonìa spirò in ospedale.

In questi dieci anni all'incrocio di via Mai e Foro Boario lo stillicidio di incidenti, gravi e meno gravi, non si è mai fermato. Nella loro lettera al Comune gli studenti del Lussana avevano anche avanzato una proposta: un nuovo passaggio pedonale lungo via Mai, proprio davanti all'istituto, «che permetta da un lato l'attraversamento dellla stessa via in sicurezza e dall'altro di rallentare la corsa, spesso eccessiva, degli automezzi in quel punto».

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