Il vescovo a Capodanno sulla pace:
«Non può esistere senza il pane»

Il 31 dicembre, giorno di Capodanno e solennità di Maria Madre di Dio, nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia-tempio votivo il vescovo Beschi ha presieduto la Concelebrazione eucaristica diocesana per la 45ª Giornata mondiale della pace.

Il 31 dicembre, giorno di Capodanno e solennità di Maria Madre di Dio, nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia-tempio votivo il vescovo Beschi ha presieduto la Concelebrazione eucaristica diocesana per la 45ª Giornata mondiale della pace, sul tema «Educare i giovani alla giustizia e alla pace», scelto da Papa Benedetto XVI.

«La pace vale come e più del pane. Però non basta sfornare il pane. Di fronte alla pace, il mondo adulto rischia di cadere in una pace fredda, in un realismo freddo anche cinico, nella rassegnazione. Noi adulti e noi educatori dobbiamo invece lasciarci provocare ed educare dai giovani, cioè dagli ideali e dalla loro tensione alla pace».

Queste le parole del vescovo che ha esordito così nell'omelia: «La luce del Signore che nasce possa irradiare il mondo di pace, che è un dono che il mondo non può darsi, ma di cui ha bisogno come e più del pane. Non può esistere la pace senza il pane, cioè non è possibile costruire e godere la pace senza giustizia, verità e perdono, che sono i nomi della pace».

Il vescovo ha ricordato i contenuti del messaggio della Giornata mondiale della pace, che vede protagoniste le giovani generazioni. «Bisogna educare i giovani alla pace. Prima però chiediamoci: noi adulti e noi educatori siamo uomini di pace? Siamo uomini capaci di educare i giovani alla pace? Non bisogna mai dare per scontata la pace».

Insieme al vescovo hanno concelebrato, fra gli altri, il vicario generale monsignor Davide Pelucchi, il direttore dell'Ufficio diocesano di pastorale sociale don Francesco Poli e il parroco di Santa Lucia monsignor Attilio Bianchi.

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