Un Capodanno sul fronte di guerra
con i bergamaschi in Afghanistan

C'è anche una pattuglia di soldati bergamaschi nel contingente che ha passato Natale e Capodanno in Afghanistan. Sono gli uomini del 3° Aves Aquila con base a Orio al Serio, una dozzina, che stanno svolgendo la missione nella base italiana di Herat.

C'è anche una pattuglia di soldati bergamaschi nel contingente che ha passato Natale e Capodanno in Afghanistan. Sono gli uomini del 3° Aves Aquila con base a Orio al Serio, una dozzina, che stanno svolgendo la missione nella base italiana di Herat.

Per loro l'ultimo dell'anno è stata una giornata come tutte le altre. Lavoro alla base fino a sera, e poi solo la Messa alla sera, la tombolata e il karaoke nella mensa con il brindisi a mezzanotte insieme agli altri commilitoni. Per alcuni è la prima missione, per altri la seconda, per due di loro già la terza.

Fanno parte della task force «Fenice» («Aviation Battaglion»), che ha in carico la gestione di tutti gli elicotteri del contingente. A comandarli è il maggiore Luigi Valentino, che è a capo del gruppo di sostegno e di manutenzione.

Il gruppo è fresco di incarico, dal 12 dicembre, e resterà tre mesi, proprio il periodo delle feste. Il maresciallo capo Roberto Fiore, di Osio Sotto, è già alla sua terza esperienza in Afghanistan. Suo figlio Christopher adesso ha sette anni, ma aveva solo sei mesi quando il papà è venuto qui la prima volta, nel 2008. «Chiedeva sempre dov'ero - dice -. E anche se adesso è più grande, passare il Natale e il Capodanno lontano da lui e dalla mia famiglia è comunque difficile».

Gianluca Napoletano, di Ponte San Pietro, ha tre figli ed è tecnico meccanico. È maresciallo capo specializzato negli interventi strutturali. «Quando un militare va all'estero - dice -, la missione coinvolge tutta la famiglia. Chi come me ha dei figli, soprattutto se viene da altre regioni italiane per lavoro e non ha a casa nonni e parenti, deve fare delle rinunce. Mia moglie in questi mesi è stata costretta a mettersi in aspettativa per tenere i bambini. E forse chi è a casa sente ancora più di noi la lontananza. Il Capodanno lo abbiamo passato parlandoci con la webcam da casa a qui».

Alla seconda missione sono il luogotenente Fernando Greco, tecnico elettronico di San Paolo d'Argon, il maresciallo capo Vincenzo Ippolito di Grassobbio, tecnico meccanico, e il caporal maggiore capo Ermanno Panico, di Albino, fiduciario dei materiali logistici. «Debuttanti» sono il motorista sergente Leonardo Di Dedda, di Orio, e il tecnico meccanico aeromobile Matteo Abis, di Ponte San Pietro.

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