Federconsumatori: favorevoli
alla liberalizzazione delle aperture

Anche a Bergamo si è aperta la discussione relativa alla liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali. «Nel merito della questione - afferma Federconsumatori - si sono espresse le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria dei commercianti. Le prime sono concordi nel giudizio negativo in quanto, sostanzialmente, temono l'aggravio di sacrifici per i lavoratori dipendenti: e hanno le loro ragioni. Il fronte delle associazioni dei commercianti sembra meno monolitico e la questione si gioca sulla difesa dei negozi di vicinato che, oggettivamente, non hanno le medesime possibilità di applicare orari d'apertura particolarmente lunghi come le ha la grande distribuzione».

«Sul tema rimarchiamo come la pubblica amministrazione, che dovrebbe essere d'esempio nel fornire servizi ai cittadini anche nei settori dove è direttamente responsabile, è carente - aggiunge la nota -. Per esempio: Negozi aperti sino a mezzanotte e trasporto pubblico che si spegne alle otto di sera non vanno molto d'accordo. Noi siamo tra coloro i quali auspicano un intervento governativo che liberalizzi veramente l'esercizio dei mestieri e abolisca i vincoli corporativi di molte professioni: licenze dei taxi; vendita di medicinali anche fuori dalle farmacie tradizionali; ordine dei notai e degli avvocati; ordine degli ingegneri; distribuzione dei carburanti; ecc…».

«Coerentemente ai nostri auspici siamo favorevoli alla liberalizzazione delle aperture prolungate degli esercizi commerciali. A coloro che si stracciano le vesti ricordiamo che, nel rispetto dei contratti e delle prerogative delle parti sociali, da tempo i lavoratori che operano nei cosiddetti “servizi essenziali” garantiscono la copertura 24 hh al giorno: tanto per fare alcuni esempi evidenziamo gli addetti al servizio elettrico, alle telecomunicazioni, alla sanità, alle forze dell'ordine, alla protezione civile, al consorzio di bonifica, i vigili del fuoco, e potremmo continuare oltre. Quando si devono sistemare le strade, e i disagi alla circolazione infastidiscono, sono molti coloro che “premono” perché gli operai lavorino senza interruzioni e possibilmente anche di notte. Per il settore del commercio a noi sembra sia venuto il momento di mettere mano ad una rivoluzione degli orari di apertura, e di chiusura, dei negozi: con la regia delle Amministrazioni comunali che ricerchino la indispensabile condivisione degli esercenti e ascoltino il parere delle associazioni di tutela dei consumatori».

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