Befana: arriva la calza a km zero
con i prodotti del territorio

Una calza ricolma di prodotti dell'agricoltura provinciale come marmellate, biscotti, miele, torroni e frutta e per i più «discoli» aglio, cipolle, patate e carbone vero. È l'idea scaccia crisi proposta dalla Coldiretti bergamasca per il giorno della Befana.

Una calza ricolma di prodotti dell'agricoltura provinciale come marmellate, biscotti, miele, torroni e frutta e per i più «discoli» aglio, cipolle, patate e carbone vero. È l'idea scaccia crisi proposta dalla Coldiretti bergamasca per il giorno della Befana, per far felici i bambini senza pesare troppo sul bilancio familiare.

«Quando si è difficoltà bisogna fare ricorso anche alla fantasia - sottolinea la Coldiretti bergamasca - e magari prendere spunto da alcune abitudini del passato. Una volta quando il consumismo non si sapeva neppure cosa fosse e nelle famiglie contadine si facevano i salti mortali per far quadrare i conti, gli occhi dei bambini brillavano di felicità anche davanti a una mela rossa o a un vasetto di miele profumato. I tempi sono cambiati, ma perché anche oggi non si può imparare ad apprezzare questi doni? Sono comunque un segnale di attenzione e una testimonianza d'affetto e se presentati nel giusto modo possono essere motivo di grande festa».

Questo modo di festeggiare l'arrivo della Befana permetterebbe non solo di far fronte all'aumento dei costi delle merci dovuto alla folle corsa dei prezzi dei carburanti che in questi giorni hanno raggiunto livelli record, ma sarebbe anche una scelta più salutare dal punto di vista nutrizionale, visto che molti bambini sono in sovrappeso e l'obesità infantile sta diventando un problema.

«Con la calza a chilometro zero - conclude la Coldiretti bergamasca - i bambini riceverebbero anche un ulteriore regalo: la possibilità di riscoprire le tradizioni della nostra cultura e gustare i prodotti del territorio in cui vivono, con la garanzia della qualità assicurata dalla filiera agricola tutta italiana. Un dono certamente inconsueto ma in tempo di crisi è importante anche imparare ad apprezzare le cose più semplici e a riscoprire quelle più vere».

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