Spirano: svettano le Twin Towers
In memoria dell'11 settembre

Due giganti luminosi d'acciaio ora svettano imponenti in via Fiume: alla presenza delle autorità e di circa 200 persone è stata inaugurata a Spirano la nuova piazzetta parcheggio con il monumento in memoria delle vittime dell'attentato dell'11 settembre.

Due giganti luminosi d'acciaio ora svettano imponenti in via Fiume: alla presenza delle autorità e di un pubblico di circa duecento persone è stata inaugurata venerdì 6 gennaio, a Spirano, la nuova piazzetta parcheggio con il monumento in memoria delle vittime dell'attentato dell'11 Settembre, fortemente voluto dall'amministrazione leghista guidata dal sindaco Giovanni Malanchini e progettato dall'artista trevigliese Giuliano Ottaviani.

Uno spazio commemorativo che ha fatto discutere di sé per diversi motivi, dalla scelta del soggetto ai costi. Presente al taglio del nastro la maggioranza al completo, il maestro Ottaviani, l'assessore regionale al Territorio e urbanistica Daniele Belotti e l'assessore provinciale alla Protezione civile, attività giovanili, politiche montane e polizia provinciale Fausto Carrara; ma anche il gruppo alpini, le associazioni locali e alcuni amministratori dei paesi vicini. Nonostante l'invito invece, nessun rappresentante delle quattro minoranze sedute in Consiglio si è fatto vivo.

Il monumento è composto da due torri d'acciaio incave alte quasi 11 metri ciascuna e da uno skyline in calcestruzzo che riproduce i grattacieli di Manhattan, alti fino a 4 metri, nei quali si possono scorgere figure in maniera indistinta. Nitida invece, su due dei palazzi, spicca dalla voluta confusione una frase tratta da «La rabbia e l'orgoglio» di Oriana Fallaci: «Vi sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo».

Del progetto sono anche a conoscenza il consolato americano di Milano, che ha ringraziato e inserito Spirano nell'elenco dei Comuni «che hanno ricordato il tragico evento con opere commemorative», e il sindaco di New York Michael Bloomberg a cui Malanchini ha spedito una lettera.

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