Spazi studio insufficienti
Gli universitari chiedono soluzioni

Se avessero potuto chiedere un regalo per il nuovo anno, gli studenti universitari avrebbero sicuramente chiesto delle aule studio in più per l'Università. Gli spazi ci sono, ma non riescono a sopperire completamente alla domanda degli studenti.

Se avessero potuto chiedere un regalo per il nuovo anno, gli studenti universitari avrebbero sicuramente chiesto delle aule studio in più per l'Università. Gli spazi ci sono, ma non riescono a sopperire completamente alla domanda degli studenti, soprattutto in determinati periodi dell'anno.

I posti studio disponibili nelle biblioteche dell'ateneo bergamasco ammontano a 320; se ad essi si sommano quelli delle aule studio, si arriva a un totale di 745. Le facoltà di Economia, Giurisprudenza e di Ingegneria, in via dei Caniana a Bergamo e in viale Marconi a Dalmine, hanno il vantaggio di essere vicine alle biblioteche pubbliche.

Più critica invece la situazione delle facoltà di Città Alta: 134 posti tra via Salvecchio e Sant'Agostino. Sempre in via Salvecchio, leggermente distaccata dalla sede universitaria, si trova un'aula da 50 posti, gestita dalla cooperativa Sociale di Città Alta, di cui non tutti gli studenti sono a conoscenza.

Il collegio Baroni è sicuramente la sede più problematica, nonostante sia la più recente. Non dispone di una vera e propria aula studio: a disposizione degli studenti c'è l'aula computer (50 posti), scomoda e spesso luogo di lezioni. Così in extremis gli studenti si riducono a studiare seduti sulle scale della facoltà.

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