Due bergamaschi habitué con Costa:
«Negli ultimi anni servizio scaduto»

Due bergamaschi racconta la loro esprienza sulla Costa dopo l'incidente nella serata di venerdì 13 gennaio. «Stiamo seguendo con profonda tristezza quanto è accaduto nei pressi dell'isola del Giglio alla nave “Costa Concordia” - scrivono Graziella e Maurizio Capelli -. Per anni abbiamo viaggiato servendoci delle navi Costa, di crociere ne abbiamo effettuate ben nove, ma dopo l'ultima di sei anni fa nella Terra del Fuoco, abbiamo preso la decisione di non avere più nulla a che fare con Costa Crociere».

«Innumerevoli sono state le nostre segnalazioni alla Direzione Generale di Genova, nelle quali lamentavamo che il servizio era “scaduto” e non solo… Nelle prime crociere infatti si percepiva l'alta professionalità dell'equipaggio e di tutto il personale di bordo e questo ci dava garanzia e sicurezza. Tutto ciò, secondo noi, era venuto a mancare: da qui la decisione di cui sopra. Non ci meraviglia quindi sentire le testimonianze dei passeggeri, la cosa che ci rattrista è che ci siano state delle vittime e dei feriti e che ancora non si sappia nulla di altre 39 persone. Vedere poi l'immagine di quella nave così ridotta, ci porta ad immaginare cosa possa aver provato chi era a bordo in quei momenti. Ci auguriamo che questo incidente porti la Compagnia a curare di più la formazione del personale piuttosto che l'immagine esteriore».

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