«Pdl, niente liste Coca-Cola»
Saffioti lancia l'allarme pre-congresso

«La presenza in liste alternative a quelle ufficiali del Pdl costituisce, per gli iscritti al partito, motivo per la sospensione e il deferimento ai probiviri». Lo dice Carlo Saffioti, coordinatore del Pdl in occasione del Congresso provinciale.

«La presenza in liste alternative a quelle ufficiali de Il Popolo della Libertà costituisce, per gli iscritti al partito, motivo per la sospensione e il deferimento ai probiviri». A seguito delle notizie apparse sulla stampa in merito alla possibile partecipazione alle prossime amministrative di liste che si autodefiniscono vicine al Pdl, se non addirittura «costole» dello stesso partito, a dire no alle «formazioni scissioniste» e a mettere in guardia dall'entrarvi è Carlo Saffioti, coordinatore provinciale del Pdl e vice presidente del Consiglio regionale.

«Il segretario Angelino Alfano lo ha ripetuto in più occasioni, anche visitando Bergamo la scorsa estate: non è possibile che uno del Pdl a cui non piace un candidato sindaco o il coordinatore comunale si faccia la propria “lista Coca Cola” – aggiunge Saffioti –. Da parte del Pdl non è pensabile avallare una dispersione di voti che, lungi dal rafforzare il Centrodestra, lo indebolisce. Questo vale anzitutto nei comuni sotto i 15 mila abitanti, dove l'elezione avviene a turno unico e una sola è la lista a sostegno di ciascun candidato sindaco». Da qui, la diffida agli iscritti al Pdl: «Chiunque deciderà di entrare in liste che siano concorrenziali a quella del Pdl o appoggiata ufficialmente dal Pdl verrà sospeso e deferito al Consiglio dei Probiviri regionale».

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