Pdl, alla Fiera si vota fino alle 23:
alle 18 l'affluenza è stata del 30,3%

«Uniti per tornare il primo partito della Bergamasca»; «dobbiamo radicarci sul territorio, valorizzando gli amministratori». Enrico Piccinelli prima, Angelo Capelli dopo, hanno parlato prima delle votazioni. Si decide il nuovo coordinatore. Alle 18 l'affluenza è stata del 30,3%.

Alla Fiera di via Lunga il Pdl sta scegliendo il successore di Carlo Saffioti. Due i contendenti in lizza: Enrico Piccinelli per lo schieramento laico, ed Angelo Capelli per quello formigoniano. Si vota fino alle 23 con la previsione di un'altissima affluenza considerando che sono quasi 17 mila gli iscritti.

Alle 15 l'affluenza ai seggi è stata del 18,4 %. A quell'ora avevano votato in 3.172. Alle 18 avevano invece votanti a quota 5.218, pari al 30,3 %: un'affluenza abbastanza in linea con le previsioni della vigilia.

Con un inizio sottotono e un'affluenza più bassa del previsto, probabilmente a causa del grande freddo, a metà mattina la Fiera si è riempita e in moltissimi stanno votando il nuovo coordinatore del Pdl. I due schieramenti sono molto vicini in termini di potenziale consenso e la partita potrebbe davvero decidersi per una manciata di voti. I lavori saranno coordinati dal parlamentare Osvaldo Napoli.

A parlare per primo, nella mattinata, è stato Carlo Saffioti, coordinatore uscente che ha fatto un bilancio del suo triennio, «1040 giorni di lavoro - ha detto - che hanno portato grandi vittorie nei principali Comuni bergamaschi». Saffioti ha però anche ammesso: «Ho trovato un partito diviso e lascio un partito diviso - ha detto -, ma un partito che c'è e che è forte».

A prendere poi la parola Enrico Piccinelli: «Siamo persone per bene - ha detto - e dobbiamo lavorare insieme. Chi ci vede da fuori ci vuole divisi, ma dobbiamo lavorare uniti e insieme dobbiamo tornare ad essere il primo partito della Bergamasca». Un accenno anche ai rapporti con la Lega, secondo Piccinelli «fondamentali».

Sul palco è poi salito Capelli che ha illustrato il suo programma e ha puntato «su un maggior radicamento sul territorio, una maggiore valorizzazione degli amministratori, per costruire un partito in cui le nomine non devono esistere concettualmente, per ridefinire tutta la struttura e la sua forza». Molto chiara la sua posizione nei confronti della Lega: «C'è rispetto per il partito, ma senza subalternità» ha detto Capelli, premiato dall'applausometro rispetto al candidato Piccinelli.

Votazioni al via intorno alle 11, i seggi resteranno aperti fino alle 23. Poi, appena chiusi i 40 seggi, subito lo spoglio per decretare il nuovo coordinatore.

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