Bilancio «drammatico», le opposizioni:
meno assessorati, colpire le rendite

Il bilancio 2012 del Comune di Bergamo rischia di essere drammatico. Ecco perché le opposizioni - Pd, Lista Bruni, Udc e Verdi - invitano la maggioranza al confronto. Invitano a ridurre gli assessorati, a razionalizzare le società partecipate e a colpire le rendite.

Il bilancio 2012 del Comune di Bergamo rischia di essere drammatico. Ecco perché le opposizioni - Pd, Lista Bruni, Udc e Verdi - invitano la maggioranza al confronto. Invitano a ridurre gli assessorati, a razionalizzare le società partecipate e a colpire le rendite.

In una conferenza stampa hanno dichiarato la propria disponibilità a cercare di trovare, di comune accordo con la giunta guidata dal sindaco Franco Tentorio, le soluzioni più valide per cercare di salvare il Comune dalla crisi finanziara che deriva dai tagli dei trasferimenti statali.

Meno assessorati
E le minoranze hanno anche lanciato una serie di proposte. A partire dalla riduzione (da 12 a 8) degli assessorati, che porterebbe una serie di importanti risparmi. Non tanto per il costo degli assessori, il cui compenso è limitato, quanto perché sarebbe possibile in questo modo razionalizzare le spese, con meno centro di costo da tenere sotto controllo.

Le ipotesi sul tappeto toccano: l'accorpamento di Edilizia e Urbanistica, l'eliminazione dell'assessorato al Personale (il compito potrebbe essere svolto dal direttore generale); l'unione di Istruzione e Servizi sociali; l'accorpamento di Attività produttive e Bilancio.

Società partecipate
Pd, Lista Bruni, Udc e Verdivedono la possibilità di razionalizzare, per esempio, attraverso la chiusura della Cobe (la società incaricata di cercare sponsorizzazioni). E ancora, se il mercato ortofrutticolo resterà dove è, mettendo sul mercato il 67% della quota comunale. Stessa sorte per le farmacie nelle quali Palafrizzoni detiene il 20%.

I tagli
Le spese, dicono le minoranze, si dovranno tagliare: si dovrà procedere però non in modo lineare (per esempio una percentuale su tutto), quanto piuttosto in maniera selettiva nei singoli settori. Per la cultura, tanto per fare un esempio, si potrà tagliare cominciando da alcune iniziative marginali.

Le entrate
Il Comune potrà alzare l'addizionale Irpef dallo 0,6 allo 0,8 %. ma - sostengono Pd, Lista Bruni, Udc e Verdi - bisognerà alzare la soglia di esenzione, portandola per esempio da 15 a 28 mila euro.

Per l'Imu l'invito delle minoranze è di mantenere l'aliquota del 4 per mille sulla prima casa, intervenendo invece sugli immobili non principali, come consente la normativa, anche arrivando a salire dal 7,6 al 10 per mille.

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