Il militare morto in Afghanistan
L'ultima telefonata al fratello di Bonate

Ad avvisarlo della tragica morte di suo fratello, avvenuta dall'altra parte del mondo, sono stati i militari del reggimento «Aquila» di stanza ad Orio al Serio: «Sono venuti a casa mia a chiamarmi: sui loro volti ho letto subito una grande tristezza, allora ho capito».

Ad avvisarlo della tragica morte di suo fratello, avvenuta dall'altra parte del mondo, sono stati i militari del reggimento «Aquila» di stanza ad Orio al Serio: «Sono venuti a casa mia a chiamarmi: sui loro volti ho letto subito una grande tristezza, allora ho capito».

Parole di Angelo, 32 anni, il fratello gemello del caporal maggiore Francesco Currò, di Messina, una delle vittime del tragico incidente in Afghanistan costato la vita a tre militari italiani.

Angelo Currò è un bergamasco d'adozione: si è trasferito nella nostra provincia da tempo, per motivi di lavoro. Abita a Bonate Sopra, ha lavorato alla Indesit di Brembate Sopra e ora fa l'operaio alla Carimali, azienda di Chignolo d'Isola che produce macchine per il caffè.

«Ci sentivamo spesso, via Facebook soprattutto, ma anche al telefono». L'ultima telefonata che Francesco ha fatto ad Angelo risale a domenica mattina, il giorno prima della tragica morte del caporal maggiore. «Mi ha chiamato sul cellulare – racconta Angelo – abbiamo chiacchierato del più e del meno, delle questioni che riguardano la nostra famiglia. Era sereno e tranquillo, nulla lasciava presagire quanto poi purtroppo è successo».

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