Pulizie, l'Asl taglia i costi
Sindacati sul piede di guerra

L'Asl taglia sui costi per le pulizie e i sindacati scendono in campo: chiedono un incontro urgente ai vertici dell'Azienda sanitaria locale, perché questa scelta di risparmio non si giochi sia sugli addetti sia sui cittadini, in fatto di igiene.

L'Asl taglia sui costi per le pulizie e i sindacati scendono in campo: chiedono un incontro urgente ai vertici dell'Azienda sanitaria locale, a un tavolo con tutte le rappresentanze dei lavoratori, perché questa scelta di risparmio non si giochi sia sugli addetti, in termini di lavoro, sia sui cittadini, in fatto di igiene. La lettera, firmata da Filcams Cgil, Fiscascat Cisl e Uiltrasporti, arriva immediatamente dopo l'incontro avuto con la direzione della «Siram» e della «Team Service» per il servizio di pulizia nelle sedi Asl di Bergamo e provincia.

A seguito di questo incontro «è stato annunciato un taglio del servizio e di conseguenza dei contratti di lavoro del personale addetto alle pulizie nelle sedi Asl», scrivono le rappresentanze sindacali, evidenziando che il taglio del servizio e quindi dei contratti di lavoro riguarda il 40% del totale: e quindi per questo Filcams Cgil, Fiscascat Cisl e Uiltrasporti «preoccupate per l'impatto immediato sull'occupazione del personale addetto al servizio di pulizie, che conta circa 75 addetti, delle prospettive di lavoro che verrebbero a mancare in futuro, della tutela del reddito dei lavoratori e della questione igienica per i cittadini utenti, oltre che dei lavoratori occupati nelle sedi Asl», hanno chiesto un incontro urgente «per verificare la corrispondenza del servizio richiesto e le ore di lavoro attuali. Si rende necessario per la tutela economica e normativa dei lavoratori occupati e addetti al servizio di pulizia nelle sedi Asl». Ovvero, i tagli dell'Asl al servizio delle pulizie potrebbero avere, a causa delle ridotte prestazioni richieste, ripercussioni sui livelli occupazionali. Non solo: i sindacati temono che la forbice sulle pulizie messa in atto dall'Asl possa avere contraccolpi anche sul livello di igiene.

«Abbiamo agito secondo le norme e oltretutto eravamo nella condizione del rinnovo del contratto con le ditte che operano per le pulizie nelle nostre sedi – afferma Mara Azzi, direttore generale dell'Azienda sanitaria locale – . In un'ottica di razionalizzazione delle risorse, abbiamo stabilito che il servizio di pulizia poteva essere diversamente organizzato, senza però minimamente toccare i livelli di igiene e di garanzia di tutela per lavoratori e utenti dei nostri servizi. Tant'è che se per gli uffici, gli spazi esterni di pertinenza, i magazzini, si è deciso di ridurre i servizi di pulizia da giornalieri a tre giorni alla settimana, nulla è cambiato per gli ambulatori, i front office, gli spazi aperti al pubblico, i servizi igienici e le stanze dove si svolgono socio-assistenziali e sanitarie».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 23 febbraio

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