Allarme violenza sulle donne
Circa 200 richieste d'aiuto

«Dai primi di gennaio ad oggi abbiamo già ricevuto quasi 60 richieste d'aiuto». Oliana Maccarini, presidente dell'associazione Aiuto donna, il centro antiviolenza bergamasco, spiega allarmata che i casi di maltrattamento non accennano a diminuire.

«Dai primi di gennaio ad oggi abbiamo già ricevuto quasi 60 richieste d'aiuto». Oliana Maccarini, presidente dell'associazione Aiuto donna, il centro antiviolenza bergamasco, spiega allarmata che i casi di maltrattamento contro le donne nella nostra provincia non accennano a diminuire.

L'associazione ha presentato alla stampa i dati relativi all'attività svolta nel corso del 2011: anche l'anno scorso, come già nel 2010, sono state circa 200 le donne che si sono rivolte al centro, dove chi subisce violenza può ottenere gratuitamente ascolto e consulenza sia psicologica che legale.

Un'altra conferma del fatto che anche Bergamo rispetta in pieno le statistiche nazionali: una donna su cinque subisce maltrattamenti tra le mura di casa e solo nel 10% dei casi le vittime trovano il coraggio di denunciare. I dati parlano chiaro: a maltrattare le donne sono soprattutto mariti e conviventi.

Delle 184 richieste d'aiuto arrivate al centro antiviolenza l'anno scorso più di 130 riguardano situazioni in cui a picchiare, ricattare, perseguitare e violentare è il partner o l'ex partner. Nel resto dei casi il maltrattatore è il padre, un amico di famiglia o un parente.

La violenza non ha neppure nazionalità: delle 184 richieste d'aiuto 92 sono arrivate da donne italiane, nel restante 50% dei casi sono state donne straniere che però in 6 casi su 10 sono sposate con uomini italiani. Aiuto donna è in via San Lazzaro, tel. 035.212933.

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