La Regione sui movimenti a Orio:
il numero stabilito non vincolante

Il numero specificato nel Piano di sviluppo è previsionale ma non vincolante. La Regione risponde alla lettera di diffida che i sindaci dei Comuni vicini a Orio avevano mandato a febbraio. Diffida in merito al numero massimo di 68.510 movimenti previsto nel Piano.

Regione Lombardia risponde alla lettera di diffida che i sindaci dei Comuni vicino a Orio al Serio avevano mandato a inizio febbraio. Una diffida in merito al numero massimo di 68.510 movimenti previsto nel Piano di Sviluppo aeroportuale dello scalo bergamasco, inteso - secondo l'interpretazione dei sindaci - come limite massimo ed insuperabile di decolli ed atterraggi operabili nell'aeroporto.

Dal Pirellone un chiarimento: il numero specificato nel Piano di sviluppo è previsionale ma non vincolante. «Si fa presente - si legge nella lettera - che la competenza a esprimersi in merito spetta al Ministero dell'Ambiente, in quanto Autorità competente alla valutazione di impatto ambientale. A titolo collaborativo, sentita anche lo DG Ambiente Energia e Reti, si ritiene tuttavia di poter affermare che in linea generale i dati utilizzati negli Studi di impatto ambientale sono da intendersi quali stime previsionail a cui far riferimento per effettuare valutazioni degli impatti delle attività future sulle diverse componenti ambientali, o meno che essi caratterizzino il dispositivo prescrittivo della pronuncia di compatibilità ambientale o quello della successiva autorizzazione».

La Regione sottolinea anche l'importanza di «un aggiornamento della zonizzazione acustica con cadenza almeno biennale, così che sia dato modo di seguire nel tempo l'andamento dell'impatto», come tra l'altro già la normativa specifica, al fine di «adeguare di conseguenza la mitigazione». «A consentire di tenere sotto controllo la situazione dell'impatto acustico contribuisce, inoltre, il sistema di monitoraggio dal rumore aeroportuale gestito da Sacbo e periodicamente verificato da parte di Arpa» conclude il Pirellone.

A firmare la lettera di diffida contro l'aumento dei movimenti nello scalo bergamasco i sindaci di Orio al Serio (lista civica «Orio Viva»), Seriate (Lega Nord), Azzano San Paolo (Lega Nord), Bagnatica (lista civica «Nuova Bagnatica»), Brusaporto (lista civica «Rinnovamento e continuità»), Grassobbio (Lega Nord), Cavernago (lista civica «Cavernago democratica 2009»), Levate (lista civica «Progetto Levate»), Stezzano (Pdl-Lega Nord), Treviolo (Lega Nord-civiche) e Zanica (lista civica «Insieme per Zanica»).

La lettera era stata inviata congiuntamente a Sacbo, Enac ed Enav riguardo al superamento del numero dei voli stabilito dalla Valutazione dell'impatto ambientale del 2003, che era di 68.570 movimenti. Soglia che, secondo il piano di sviluppo ambientale, sarebbe stata raggiunta soltanto nel 2015, ma che Sacbo nel gennaio scorso ha annunciato di aver superato, arrivando a quota 71.514 movimenti. Un numero che ha fatto da collante per una curiosa grosse koalition azzurro-rosso-verde, quella costituita dalle amministrazioni dei Comuni firmatari della lettera, i cui sindaci non hanno esitato ad andare al di là del rispettivo colore politico, facendo fronte comune per tutelare i propri cittadini in merito alla questione aeroporto.

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