Stefano è tornato a casa
Giovedì i funerali a Trescore

Ci sarà tutta Trescore giovedì 22 marzo alle 14,30 nella chiesa parrocchiale per dare l'ultimo saluto a Stefano Belotti, il 30enne titolare dell'Italcostruzioni, morto lunedì in un tragico schianto fra la sua auto e un camion.

Ci sarà tutta Trescore giovedì 22 marzo alle 14,30 nella chiesa parrocchiale per dare l'ultimo saluto a Stefano Belotti, il 30enne titolare dell'Italcostruzioni, morto lunedì in un tragico schianto fra la sua auto e un camion.

La salma di Stefano è stata trasportata attorno a mezzogiorno nella abitazione di via Giacomo Leopardi dove è stata allestita la camera ardente. Grande lo strazio dei familiari e degli amici della vittima che lascia la moglie Michela e una bimba di soli 3 anni. Sin dalle prime ore del pomeriggio in tanti hanno voluto recarsi in via Leopardi per una preghiera e un abbraccio alla vedova.

Stefano era originario di Trescore dove sia lui sia i familiari sono molto conosciuti (anche per il negozio di generi alimentari che i genitori della vittima gestiscono da molti anni in via Camillo Brembati). Era anche impegnato politicamente in Forza Nuova come responsabile per la Valcavallina e nel 2009 avrebbe voluto candidarsi come sindaco, ma per ragioni procedurali la lista non aveva poi preso parte alla tornata elettorale.

L'impresario 30enne di Trescore Balneario aveva perso la vita in un terribile incidente stradale verificatosi nel primo pomeriggio di lunedì a Pedrengo, sul confine con Torre de' Roveri.

Pochi minuti prima delle 15, l'impresario stava percorrendo la strada provinciale 70. Nello scontro violentissimo con un camion, Stefano Belotti era rimasto intrappolato nella sua Bmw 320, completamente distrutta, poco distante dall'ingresso della galleria Montenegrone che porta in Val Seriana. Il 30enne era morto schiacciato tra le lamiere dell'auto e per lui a nulla sono valsi i soccorsi del 118.

Il camionista, G. M., un 45enne residente in provincia di Pisa, si era procurato ferite non gravi nell'incidente: era stato medicato all'ospedale di Alzano Lombardo ma non è in pericolo di vita.

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