Fornovo, blocca le ruspe della Tav
«Il mio noceto vale un patrimonio»

Gaetano Nodari di Caravaggio ha bloccato le ruspe del consorzio Cepav 2 (incaricato della costruzione della Tav), mentre stavano scavando vicino ai 268 noci del suo noceto a Fornovo san Giovanni.  «Se non fossi subito accorso li avrebbero abbattuti».

«Fatevi fare una cucina di noce e una di pero. Vediamo se hanno lo stesso valore». Gaetano Nodari, 54 anni, agricoltore di Caravaggio dice queste parole dopo aver bloccato le ruspe del consorzio Cepav 2 (incaricato della costruzione del tratto Treviglio Brescia della Tav), mentre stavano scavando vicino ai 268 noci del suo noceto a Fornovo san Giovanni: «Se non fossi subito accorso a bloccarli -afferma- a quest'ora li avrebbero già tutti abbattuti».

Un destino che Nodari sa essere inevitabile. Prima però vuole avere un rimborso adeguato per i suoi alberi di noce nazionale e per il mancato reddito che il loro abbattimento gli causerà: Nodari infatti aveva piantato i noci nel 1991 sapendo che ci sarebbero voluto circa trent'anni per fargli raggiungere la dimensione adatta a produrre legno: «tenendo in considerazione questi fattori -afferma- la perizia tecnica che ho fatto fare ha valutato ogni pianta più 2 mila euro. Cepav invece mi ha detto che per loro una pianta di pero e una di noce hanno lo stesso valore ossia 155 euro».

Intenzione di Nodari ora è dare il via ad una azione legale per bloccare, fino a quando non sarà raggiunto un accordo, i lavori sul suo terreno dove si trova il noceto.

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