Gandino dedica la Biblioteca
a Maria Bianca Brignone

Piace ai residenti di Gandino la decisione del Comune di dedicare la Biblioteca Civica a Maria Bianca Brignone, per tutti «la Signorina». La cerimonia ufficiale è in programma giovedì 22 marzo alle 20.30 in piazza Vittorio Veneto, dove la Biblioteca ha sede dal 2002, dopo il trasferimento da Palazzo Giovanelli al Palazzo del Vicario.

“Abbiamo accolto con favore – conferma il sindaco Gustavo Maccari – un'istanza segnalata da diversi cittadini, memori dell'esempio e della dedizione dimostrati da questa donna in oltre mezzo secolo di permanenza a Gandino”.

Maria Bianca Brignone nacque a Torino il 25 dicembre 1902. Di famiglia benestante, lavorava presso gli uffici assistenza del comune piemontese, dove conobbe una collega di origini gandinesi. Nel luglio del 1944, dopo l'ennesimo bombardamento, ripararono entrambe a Gandino. La “Signorina” trovò alloggio con la madre inferma (morta nel 1951) presso l'allora Ospedale Civile.

“Da subito – spiega Daniele Capponi che la conobbe personalmente – iniziò a tenere corsi per quei pochi che ai tempi potevano permettersi di proseguire gli studi. Proseguì gratuitamente e ininterrottamente sino ai primi anni ‘90, prima della morte nel  1997”.

Intere generazioni di gandinesi, e non solo, hanno goduto della disponibilità affettuosa di Maria Bianca Brignone: emigranti bisognosi d'imparare la lingua del Paese che li avrebbe ospitati, operai che preparavano l'esame di terza media (divenuto obbligatorio), semplici studenti alle prese con i compiti, laureandi impegnati nella tesi di laurea. 

“Seppe donare senza chiedere – ricorda Iko Colombi -  attraverso un insegnamento spontaneo e disinteressato, profuso con passione. Nella sua abitazione, sull'Agro prima e a Barzizza poi, c'era una stanza con tante lavagne. La porta di casa era aperta dal primo mattino a tarda sera. C'era un continuo viavai: non era mai sola. Fu vitale ed esuberante, organizzando anche gite sui monti e al lago, nonostante la caduta da un albero la costringesse per lungo tempo a letto,  da cui costantemente dirigeva lezioni personalizzate per ciascuno”.

“La pionieristica didattica della “Signorina” – aggiunge Capponi - non ha avuto eguali in quegli anni. Per i problemi aritmetici partiva dalle attività quotidiane, così come per le pronunce in lingua straniera richiamava i suoni gutturali di termini dialettali. Riuscì a far sentire ogni partecipante parte integrante della sua “scuola”, senza differenza alcuna. Memorabili sono le feste con il giradischi che trasmetteva canzoni moderne, gli scacchi, le opere teatrali e i balletti messi in piedi con pochi mezzi e tanta fantasia. La misera pensione consentiva i soli bisogni primari: tutto era per gli altri”.

In occasione della dedicazione, la figura di Maria Bianca Brignone (cui nel 1994 fu assegnata la benemerenza cittadina) sarà tratteggiata da Cristina Paladini. Seguirà la presentazione di un volume che approfondisce l'educazione al femminile a Gandino. Mario Carrara presenterà infatti le sue ricerche sul Collegio Giovanelli, settecentesca istituzione per fanciulle. Al termine della serata, nella vicina Sala Ferrari, verrà inaugurata l'esposizione “Immaginare Gandino”. In mostra i disegni realizzati da Bepi Rottigni per il libro antologico “Gandino la storia” che verrà presentato il prossimo29 marzo. L'esposizione resterà aperta sino a domenica 1 aprile.

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