Cristina Cattaneo: «Penso a Yara
L'indagine mi tormenta ogni giorno»

«Il volto di Yara l'ho sempre davanti agli occhi. E l'indagine tuttora aperta mi tormenta la mente ogni giorno. Io ho fatto la mia parte e ho consegnato la relazione, ma il suo ricordo è sempre vivo». Sono le parole dell'antropologa forense Cristina Cattaneo.

«Il volto di Yara l'ho sempre davanti agli occhi. E l'indagine tuttora aperta mi tormenta la mente ogni giorno. Io ho fatto la mia parte e ho consegnato la relazione, ma il suo ricordo è sempre vivo». Sono le parole di Cristina Cattaneo, l'antropologa forense e medico legale che nella primavera dello scorso anno ha guidato l'équipe di anatomopatologi e medici legali per l'esame autoptico sul corpo di Yara, la tredicenne di Brembate Sopra trovata morta in un campo incolto a Chignolo d'Isola.

Cristina Cattaneo venerdì 23 marzo era ospite al convegno, dal titolo provocatorio «Organizziamo disastri», che si è tenuto nella sala consiliare di Sotto il Monte Giovanni XXIII. L'antropologa forense e medico legale non ha parlato però del caso di Yara, perché non era il team del convegno.

La docente si è soffermata sugli aspetti e della gestione medico-legale nei disastri, facendo l'esempio dell'incidente aereo dell'ottobre 2001 a Linate nel quale trovarono la morte 118 persone.

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