Conca Fiorita: maxi antenna
Residenti preoccupati per la salute

Lo si vede distintamente dal Lazzaretto, da via Ponte Pietra, da via Fossoli e dal resto del quartiere: un ripetitore che si erige verso il cielo. I residenti non potevano non notare l'antenna di telefonia che da una settimana è diventata parte del panorama della Conca Fiorita.

Lo si vede distintamente dal Lazzaretto, da via Ponte Pietra, da via Fossoli e dal resto del quartiere: un ripetitore che si erige verso il cielo. I residenti non potevano non notare l'antenna di telefonia che da una settimana è diventata parte del panorama della Conca Fiorita.

E la preoccupazione si è diffusa tra genitori, nonni e insegnanti, allarmati non tanto per l'impatto paesaggistico di questo strumento collocato all'interno del terreno della Mazzoleni Trafilerie Bergamasche, quanto per le ripercussioni che le onde elettromagnetiche potrebbero avere sulla salute in zona residenziale e con tre scuole: la media «Camozzi», l'elementare «Rosa» e il polivalente «Sacro Cuore». Gli abitanti danno battaglia, mentre Mario Mazzoleni (che ha dato in concessione l'area, l'antenna è di proprietà di Tre Italia) tranquillizza che la sicurezza non è in pericolo.

La stazione radio è stata installata lo scorso martedì e al momento non è ancora funzionante. Ma poco importa ai residenti che promettono di non starsene con le mani in mano: «Dobbiamo scendere in piazza tutti insieme - afferma Renato Noris, un nonno -: è l'unica arma dei cittadini per far capire che ci siamo. Io conosco bene questo quartiere, lo hanno chiamato Conca Fiorita perché inizialmente aveva villette basse e tanto verde. Ora non è più così».

Rassicura tutti Mazzoleni, presidente della capogruppo che per i prossimi nove anni ha dato in concessione alla Ericsson Telecomunicazioni (che è in partnership con Tre Italia) una parte del terreno di via Ponte Pietra appartenente alla Mazzoleni Trafilerie: «Mi sento di tranquillizzare i residenti della zona perché è stata rispettata tutta la normativa italiana sulla salute e sulla sicurezza che è la più severa d'Europa. Inoltre sono intervenute Asl e Arpa che sono organismo altrettanto rigorosi».

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