Tante aule, pochi insegnanti
Nella materne le liste s'allungano

Le aule abbondano, ma gli insegnanti non ci sono. È la situazione in cui si trovano alcune delle scuole materne della città, dove nonostante ci siano gli spazi adeguati per inserire nuove sezioni, manca il personale docente che le possa gestire.

Le aule abbondano, ma gli insegnanti non ci sono. È la situazione in cui si trovano alcune delle scuole materne della città, dove nonostante ci siano gli spazi adeguati per inserire nuove sezioni, manca il personale docente che le possa gestire.

Con la crescita esponenziale dell'abitato in alcune zone della città e il conseguente insediarsi di nuove famiglie con bambini, la lista d'attesa per avere accesso alle scuole materne comunali è diventata sempre più lunga.

Una situazione che il Comune conosce bene, ma su cui non ha potere decisionale. Le scuole materne, a differenza degli asili nido, sono gestite dall'apparato statale, mentre l'amministrazione locale si occupa degli edifici:

«Le nostre competenze si limitano alle strutture» sottolinea Danilo Minuti. L'amministrazione ha predisposto gli spazi necessari per rispondere alle richieste dei quartieri in sofferenza: «Sappiamo che ci sono dei lunghi tempi di attesa nelle scuole materne “Alberico Da Rosciate” in vicolo Morla in Borgo Palazzo e alla “Mazzi” di via Calvi nel quartiere di San Tomaso – spiega Danilo Minuti –. Siamo a conoscenza di questa situazione e abbiamo chiesto un incontro con il provveditore».

Interpellato sulla questione, il provveditore non porta buone nuove: «Per ora nulla da fare» afferma Patrizia Graziani, dirigente di Bergamo».

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