Il «Bolognini» ancora nel mirino
La Regione: caso da approfondire

Anche secondo l'assessore alla Sanità della Regione, Luciano Bresciani, la presenza della figlia del direttore Amadeo nella farmacia dell'ospedale Bolognini di Alzano merita approfondimenti da parte dell'assessorato e la richiesta di un parere all'ufficio legale del Pirellone.

Anche secondo l'assessore alla Sanità della Regione, Luciano Bresciani, la presenza della figlia del direttore Amedeo Amadeo nella farmacia dell'ospedale Bolognini di Alzano merita approfondimenti da parte dell'assessorato e la richiesta di un parere all'ufficio legale del Pirellone.

L'assessore Bresciani ha risposto giovedì mattina, in commissione Sanità, a un'interrogazione dell'Italia dei Valori incentrata su quella che l'Idv definisce una «curiosa presenza».

«L'atto ispettivo era incentrato su una coincidenza tutta da esplorare - dice il consigliere regionale Idv Gabriele Sola, primo firmatario dell'interrogazione -. La figlia di Amadeo avrebbe operato come volontaria  in ospedale essendo contemporaneamente collaboratrice a progetto di una società farmaceutica iscritta nel registro dei fornitori della stessa azienda ospedaliera».

«A quanto ci ha riferito Bresciani - prosegue Sola - i datori di lavoro della signora avrebbero stipulato con l'A.O. contratti per oltre 63.000 euro. La figlia del direttore risulta poi coinvolta nella valutazione di un progetto come farmacista interna al Bolognini quando dagli atti risulta che, nello stesso periodo, la sua funzione fosse quella di volontaria nella medesima struttura. Ulteriormente curioso che questa giovane volontaria comparisse, sui materiali pubblicitari dell'impresa la cui fornitura era ‘sotto esame', come parte integrante dello staff farmaceutico del Bolognini».

«Si tratta certo di pure coincidenze, che però meritano qualche riflessione su un piano di opportunità». Lo ha ammesso l'assessore Bresciani, annunciando gli approfondimenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA