Cinquemila indiani a Bergamo:
una festa con solidarietà ai marò

La pioggia non ha fermato la «Festa di primavera» degli indiani sikh: in migliaia - 5.000 secondo le stime - hanno raggiunto Bergamo per la sfilata. Una cerimonia religiosa che è partita sotto il segno della solidarietà, con uno striscione «Aiutiamo i fratelli marò».

La pioggia non ha fermato la «Festa di primavera» degli indiani sikh: in migliaia - 5.000 secondo le stime - hanno raggiunto Bergamo per la sfilata. Una cerimonia religiosa che è però partita sotto il segno della solidarietà, con uno striscione «Aiutiamo i fratelli marò a tornare a casa».

La cerimonia si tiene tutti gli anni, ma normalmente è Brescia ad ospitarla. Quest'anno gli immigrati dall'India hanno scelto Bergamo (ma in contemporanea si è svolta anche nella città della Leonessa) per il loro ritrovo: infatti la comunità indiana nella nostra provincia è molto numerosa e ha come punto di riferimento il centro di ritrovo di Cortenuova.

La sfilata è partita dal piazzale della malpensata, ha percorso via Gavazzeni e ha raggiunto via Europa. Davanti a tutti uno striscione per i marò italiani, detenuti proprio in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori in un'azione contro i pirati.

Dopo lo striscione è stato fatto passare un mezzo per pulire la strada: un segno di grande rispetto per i simboli religiosi indiani che devono transitare solo su una strada pulita. Prima del passaggio del carro alcune donne e ragazzi spargevano petali di fiori. A seguire la processione dei fedeli, accompagnata dalla musica di strumenti a percussione.

Lungo il percorso sono stati distribuiti cibi e bevande, gratuitamente a tutti, curiosi compresi. A Bergamo è arrivato anche il console generale dell'India a Milano, Sanjay Kumar Verma, per portare il suo saluto.

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