Il perito: «Il defibrillatore
avrebbe dato chance in più»

«Sono d'accordo con il medico legale quando afferma che il problema è cardiaco: Morosini ha avuto probabili aritmie e forse con l'uso di un defibrillatore avrebbe avuto qualche chance in più». Lo dice la dottoressa Cristina Basso, perito nominato dalla famiglia

«Sono d'accordo con il medico legale quando afferma che il problema è cardiaco: Morosini ha avuto delle probabili aritmie e forse in quel caso con l'uso di un defibrillatore avrebbe avuto qualche chance in più». Questa è l'affermazione fatta all'Ansa dalla dottoressa Cristina Basso, perito nominato dalla famiglia dello sfortunato centrocampista.

Quindi, secondo il perito di parte - che ha assistito insieme con il medico legale Cristian D'Ovidio agli esami istologici - sarebbe molto probabile una malattia genetica strutturale «anche non ereditaria», che spesso è la causa di morte degli under 35, specialmente in campo sportivo.

«La mia esperienza - ha proseguito la Basso, che lavora all'Università di Padova - mi dice che se la malformazione fosse stata nota forse Morosini sarebbe ancora tra di noi, anche perché non avrebbe fatto sforzo, perché gli sarebbe stato vietato dalla malattia. Ma - ha concluso il perito della famiglia Morosini - c'era comunque un campanello d'allarme in famiglia dovuto proprio alla morte del padre per problemi cardiaci».

Queste affermazioni «forti» da parte della dottoressa Basso - che non è tenuta a nessun segreto istruttorio - ha suscitato notevole perplessità in ambito giudiziario e potrebbe segnare l'inizio di una «guerra tra periti» che si innesta nella vicenda giudiziaria, alla ricerca di eventuali responsabili dell'eventuale mancato soccorso.

Fare anticipazioni sull'uso o meno del defibrillatore in questa fase delle indagini sembra inopportuno. Ma il quesito finale a cui deve rispondere il medico legale Cristian D'Ovidio è proprio quello sull'uso del defibrillatore: D'Ovidio deve dire in ultima analisi se l'uso del defibrillatore avrebbe potuto contribuire a salvare Morosini.

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