No, non sono foto d'archivio:
è il 24 aprile e si spala la neve

No, non sono foto d'archivio: è il 24 aprile e in montagna si spala la neve... Della serie «incredibile ma vero», in questa pazza primavera accade anche che, a sei giorni dall'inizio di maggio, a Castione e al Passo della Presolana arrivi una bufera.

No, non sono foto d'archivio: è il 24 aprile e in montagna si spala la neve... Della serie «incredibile ma vero», in questa pazza primavera accade anche che, a sei giorni dall'inizio di maggio, a Castione e al Passo della Presolana arrivi una bufera.

È accaduto intorno alle 5 del mattino: e la gente ha dovuto rispolverare pale e vanghe per aprirsi un varco nel manto bianco. Fiocchi bianchi, però, solo fino all'altezza di Castione, o poco più giù.

In valle invece, alle quote più basse, solo tanto freddo e pioggia a catinelle: ma, alla faccia della sicciotà che ci ha perseguitato per tutto l'inverno e che ha rovinato la stagione dello sci, ora sono imbiancate le montagne fino ai 1.200 metri. Come il monte Farno, e da lunedì anche il monte Cavlera.

Perfino al monte Poieto c'è neve, zona dell'albergo: un punto dove - la gente ci scherza, ma neppure troppo - nevica ogni 25 anni.

Altrove una coltre bianca di circa 10 centimetri ha ricoperto prati, boschi, tetti di case e strade fino a circa 700/1000 metri di quota: è il caso, ad esempio, di Gromo, Gandellino, Valbondione, Castione della Presolana,  Vilminore di Scalve e Schilpario. Più abbondante,in quota, lo spessore del manto nevoso.

In Val Brembana neve fino a quote molto basse: per esempio ci sono spazzaneve in azione a Piazza Brembana (poco più di 500 metri sul livello del mare), mentre a Foppolo solo nella mattinata di martedì sono caduti 30 centimetri di neve. Nessuna speranza però di riaprire le piste: i gestori non farebbero in tempo a richiamare il personale, visto che nei prossimo giorni è atteso il ritorno del gran caldo.

Dice Silvio Visini, gestore del rifugio Cimon della Bagozza, a 1600 metri all'imbocco della Conca dei Campelli di Schilpario: «Tra lunedì e mertedì notte di neve fresca al rifugio ne è caduta parecchia, più o meno circa 40 centimetri. Chiaramente più in alto ancora ne è caduta di più».

Si tratta di neve piuttosto pesante, quindi è facile che scivoli a valle formando valanghe. Prudenza quindi si raccomanda ad escursionisti e a sci alpinisti. La nevicata ha creato anche qualche difficoltà al traffico veicolare, soprattutto a quegli automobilisti che sono scesi da Lizzola, Valcanale, Valgoglio, Passo della Presolana per raggiungere i  centri del fondo valle.

Si attende ora il ritorno del bel tempo che, secondo le previsioni degli esperti, dovrebbe iniziare già dal pomeriggio di martedì.

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