Impianto di compostaggio a Telgate
Sola ironico: «Compensazione ambientale»

Telgate rischia di diventare una «centrale dei rifiuti»: a 225 metri dalla cava che una volta esaurita diventerà discarica, potrebbe sorgere infatti un maxi impianto di compostaggio per rifiuti umidi. Lo dice in una nota l'Idv.

Telgate rischia di diventare una «centrale dei rifiuti»: a 225 metri dalla cava che una volta esaurita diventerà discarica, potrebbe sorgere infatti un maxi impianto di compostaggio per rifiuti umidi. Lo dice in una nota l'Idv.

«Che cos'è, una compensazione ambientale per la presenza della cava-discarica? - si domanda sarcastico il consigliere regionale IdV Gabriele Sola, impegnato da inizio legislatura sul fronte della tutela del territorio -. L'enorme area agricola su cui dovrebbe sorgere il nuovo impianto sarebbe limitrofa ad aree abitate, a campi coltivati e serre».

«Vi finirebbe un carico complessivo di circa 300 tonnellate al giorno, pregiudicando la già compromessa qualità della vita dei telgatesi. Questo impianto, infatti, sarebbe situato proprio a fianco dell'enorme discarica per rifiuti inerti che sorgerà nel cratere prodotto dalla cava Ateg39. Follia pura».

Raccogliendo la preoccupazione dei cittadini locali per la cava-discarica, già nel dicembre 2011 Sola aveva chiesto un'audizione in Commissione Ambiente con il Comitato civico intercomunale «No alla discarica di Telgate».

«Ad oggi non se n'è saputo ancora nulla - osserva il rappresentante Idv -. Ecco perché oggi stesso abbiamo rinnovato formalmente la nostra richiesta di audizione del comitato. L'obiettivo consiste nel portare in sede istituzionale la voce delle comunità locali, giustamente preoccupate per l'aggressione ai loro territori ed i rischi per la salute».

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