Onore, «generosa e speciale»
Silvia nel ricordo del marito

Poche parole, scritte a penna, per ricordare Silvia Migliorini, morta all'età di 36 anni a causa di un infarto che non le ha lasciato scampo. Quella Silvia schiva e riservata, come l'ha descritta il marito Paolo Schiavi durante l'ultimo saluto.

Poche parole, scritte a penna, per ricordare Silvia Migliorini, morta all'età di 36 anni a causa di un infarto che non le ha lasciato scampo. Quella Silvia schiva e riservata, come l'ha descritta il marito Paolo Schiavi questo pomeriggio, durante l'ultimo saluto.

Lo ha letto al termine del funerale, in una chiesa, quella di Onore, troppo piccola per contenere il dolore di tutti: «una persona dall'anima buona, generosa ed immensa… in una parola speciale». Infine i ringraziamenti a quanti, in questi giorni, hanno condiviso il suo dolore, quello di mamma Maria, di papà Franco e della sorella Mariangela.

«In questi momenti - ha detto il parroco don Mauro Bassanelli – è facile prendersela con Dio per quanto è successo. Dobbiamo però avere la forza di asciugarci reciprocamente la lacrime, per vedere il Suo volto e quello di Silvia». Al termine del funerale il lungo corteo che aveva accompagnato la bara partendo dalla casa di via Bellini si è diretto al cimitero del paese, dove Silvia Migliorini è stata sepolta. La giovane, 36 anni, era morta nella notte tra lunedì e martedì, giorno in cui avrebbe festeggiato il suo 13° anniversario di matrimonio.

Il 24 aprile del '99 sposò infatti il marito Paolo Schiavi, lo stesso che martedì mattina l'ha trovata morta nel letto della loro abitazione di Onore. Inutile l'arrivo dei sanitari e gli sforzi per rianimarla: il suo cuore aveva cessato di battere alcune ore prima, durante la notte.

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