Bolzano, penne nere in festa:
settemila alpini da Bergamo

Sono settemila, ha confermato l'Ana provinciale, gli alpini bergamaschi che hanno raggiunto Bolzano per l'adunata nazionale: le penne nere orobiche hanno sfilato davanti al palco delle autorità ininterrottamente per quasi quaranta minuti.

Sono settemila, ha confermato l'Ana provinciale, gli alpini bergamaschi che hanno raggiunto Bolzano per l'adunata nazionale: le penne nere orobiche hanno sfilato davanti al palco delle autorità ininterrottamente per quasi quaranta minuti.

Il passaggio dello storico striscone Berghem de Sass è avvenuto alle 15,37, poi è stato un continuo in salsa orobica fino all'incirca alle 16,13. Il consueto entusiasmo bergamasco ha trascinato anche il pubblico che si era radunato ai bordi delle strade.

C'era il presidente dell'Ana Bergamo Carlo Macalli con tutto il consiglio, c'era il past president Antonio Sarti. E poi tanti sindaci, una settantina da tutta la Bergamasca: in testa il primo cittadino di Bergamo, Franco Tentorio, accompagnato dal vice Gianfranco Ceci, alpino doc. La fascia della Provincia è stata affidata ad Angelo Pezzetti, sindaco di Endine, mentre per la Regione era rappresentata da Carlo Saffioti.

Otto le fanfare della nostra terra che hanno accompagnato la sfilata, tanti gli striscioni. In chiusura è stato fatto sfilare quello dal titolo «Da sempre per l'Unità d'Italia nel Tricolore». A seguire gli immancabili muli della delegazione degli alpini di Foresto Sparso.

Un'adunata, quella di Bolzano, storica, condivisa da tutti i cittadini, una grande festa popolare in cui hanno trionfato lo spirito di fratellanza amicizia e responsabilità. «Grazie ai cittadini di Bolzano e alle istituzioni locali che hanno lavorato con noi per questo straordinario successo»: con queste parole Corrado Perona, presidente dell'Associazione Nazionale Alpini, ha chiuso l'85ª adunata delle Penne Nere.

Momenti di forte commozione durante la manifestazione vi sono stati quando il caporale maggiore Luca Barisonzi gravemente ferito in Afghanistan ha sfilato con la sezione di Milano e, arrivato davanti al Labaro dell'Ana, nonostante i gravi problemi di mobilità alle braccia, ha fatto il saluto.

Dice Perona: «È stato un momento di profonda emozione. Questa adunata è stata per noi piena di momenti commoventi: il ritorno nei luoghi dove molti hanno fatto la naja, il calore dei bolzanini e la città piena di Tricolori».

Un lungo applauso ha accolto anche il plotone in armi del Battaglione San Marco che ha sfilato insieme agli alpini. Sotto la tribuna d'onore lo striscione: «Gli alpini al fianco dei marò» per tenere alta l'attenzione sul destino dei due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorrre e Salvatore Girone.

«Gli alpini non lasciano mai indietro nessuno, terremo alta l'attenzione su questi nostri soldati. Finchè non saranno tornati a casa - ha concluso Perona -.E vogliamo che siano con noi alla prossima Adunata». L'appuntamento è a Piacenza, nel 2013.

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