Pochi soldi per la gita?
Preside si trasforma in autista

Giuseppe Di Giminiani, preside dell'Istituto Aeronautico Locatelli, si è messo alla guida di un bel pullman con i colori della scuola per condurre personalmente mezzo, e alunni, in visita allo storico stabilimento della Aermacchi a Varese.

Giuseppe Di Giminiani, preside dell'Istituto Aeronautico Locatelli, si è messo alla guida di un bel pullman con i colori della scuola per condurre personalmente mezzo, e alunni, in visita allo storico stabilimento della Aermacchi a Varese. «Era un vecchio sogno quello di poter guidare il pullman con a bordo i miei studenti – spiega il preside – e così mi sono deciso a prendere la patente D, quella appunto che mi permette di condurre mezzi di questo tipo».

Detto, fatto. Di Giminiani ha frequentato le lezioni di scuola guida per un paio di mesi, dopodiché ha sostenuto la prova di teoria. Ancora un po' di lezioni, questa volta al volante, e finalmente settimana scorsa ha sostenuto l'esame di pratica. «Non è stato necessario fare tante guide, perché da subito ho avuto una certa dimestichezza con il pullman, tanto è vero che l'esaminatore mi ha chiesto: "Ma lei è nato autista o preside?». Battute a parte, si vede proprio che è così perché Di Giminiani, senza la minima incertezza, ha caricato i suoi 50 alunni del quarto anno e via alla volta di Varese, percorrendo strade e autostrade senza nessun problema di misure da prendere per fare curve o parcheggi. «Al di là di questo mio sogno che si è realizzato – sottolinea il preside – alla base di questa scelta c'è anche un'idea diversa del far scuola. Tutto sommato per dare una svolta al nostro sistema scolastico basterebbe poco, basterebbe dare serenità ai nostri ragazzi e far sentire loro l'affetto che proviamo nei loro confronti. I ragazzi chiedono questa attenzione e rispondono positivamente quando i docenti, e lo stesso preside, si pongono con questo atteggiamento. Al di là dei contenuti – ribadisce Di Giminiani – bisogna pensare di cambiare il modo di stare con i ragazzi».

Lunedì mattina, quando gli studenti hanno visto il preside alla guida del pullman, quasi non ci volevano credere: la cosa era troppo divertente per essere vera, ma conoscendo con chi hanno a che fare tutti i giorni non ci hanno impiegato molto a capire che Di Giminiani faceva sul serio, anche perché andava esibendo con orgoglio la nuova patente. «È stata una bella esperienza – sottolinea ancora il preside –. Un momento di vicinanza ai ragazzi, che loro sentono e apprezzano. È così che con loro costruisco un rapporto tale che mi permette di sgridarli anche duramente quando ce n'è bisogno, ma al tempo stesso di dargli una pacca sulla spalla quando fanno qualcosa di importante o riescono a cavarsela in una situazione difficile». L'istituto aeronautico ha tra i suoi obiettivi anche la creazione di un forte spirito d'appartenenza che si traduce sia nella divisa che gli studenti indossano di rigore sia nelle manifestazioni vissute coralmente dalla scuola. «Anche questa iniziativa vuole essere un'occasione per rafforzare questo spirito, così come l'aver allestito il pullman con i colori della scuola. Naturalmente – precisa il dirigente – il pullman non è nuovo, l'abbiamo acquistato usato e poi l'abbiamo sistemato al meglio. Tra l'altro adesso siamo indipendenti per il trasporto degli alunni, e quindi alla lunga ci sarà anche un risparmio». Con i tempi che corrono è doveroso tenere da conto le risorse disponibili. «E poi adesso ci sono io alla guida: il risparmio e la sicurezza sono garantiti».

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