Consulta degli studenti di Bergamo:
«Colpire i giovani è colpire il futuro»

«I terribili fatti avvenuti sabato 19 maggio a Brindisi hanno posto all'attenzione di tutta la comunità nazionale una questione nuova e di assoluta rilevanza per la scuola e per l'intero Paese in cui viviamo. Mentre esprimiamo la più forte vicinanza alla famiglia e alle compagne di Melissa - giovanissima ed innocente vittima della follia di cui inspiegabilmente l'uomo è a volte capace - abbiamo infatti l'urgenza di rimarcare con forza come l'avere voluto colpire dei giovani, ragazzi e ragazze che andavano a svolgere il proprio compito e prepararsi a costruire un'Italia migliore, segni un passaggio di barbarie che assume connotati di bestialità e di inciviltà non superabili».

«Colpire i giovani, colpire i ragazzi e la loro voglia di vivere, dice la tremenda intenzione di chiudere il futuro. È un fatto che dice del venire meno degli elementi di comprensione del valore della vita, della socialità, della relazione, della costruzione di uno spazio civile e comune di convivenza umana. Questa logica folle non appartiene al nostro mondo». 

«È disumana, non appartiene a nessuna persona che possa chiamarsi tale, ed è esattamente all'opposto di quanto la scuola mette in gioco per costruire futuro, civiltà, comunità. Le nostre scuole - anche nelle fatiche e nelle difficoltà di ogni giorno - rimangono infatti esempi unici di impegno e dedizione, relazione e aiuto, sostegno e conforto, formazione ed educazione, dialogo e accoglienza, realismo ed utopia».

«Chi ha colpito Melissa ha esattamente voluto colpire la capacità della scuola di mettersi al servizio del futuro di una comunità, di un territorio, del Paese. La nostra scuola saprà reagire: ancora più che in passato i suoi protagonisti - i dirigenti e i docenti, il personale, i genitori, ma soprattutto le ragazze e i ragazzi - sapranno testimoniare con l'impegno, la collaborazione e il dialogo la voglia di far trionfare il bene. Sapranno dire e mostrare la capacità di costruire insieme il bene delle giovani generazioni, che è poi il futuro di tutti».

«A pochi giorni dal ricordo del sacrificio dei Giudici Falcone e Borsellino, che molte scuole anche del nostre territorio si accingono a celebrare in modo adeguato e consapevole, un'altra giovane vittima della follia omicida ci dice dell'urgenza di conoscere, capire, vigilare, affinché le logiche del terrore non trovino spazio nella costruzione della società del domani».

«Sapremo vigilare con l'esempio e l'impegno di tutti, con le migliori risorse che la scuola può mettere a disposizione nel dialogo, nel confronto, nello studio. Chiediamo ai dirigenti, ai docenti, al personale, ai genitori, alle studentesse e agli studenti di ogni scuola ed istituto ad individuare le forme idonee per ricordare i terribili fatti di Brindisi e per confermare - nell'azione scolastica ordinaria - la convinta vicinanza alle nostre giovani generazioni».

«Alle studentesse e agli studenti degli Istituti superiori di città e provincia è chiesto di preparare una frase in ricordo di Melissa e di riportarla su uno striscione (misura massima mt. 3 x 1,5), da consegnare al più presto alla sede della Consulta Provinciale Studentesca di Bergamo, presso l'Ufficio Scolastico Territoriale».

La presidente della Cps Bergamo, Laura Carminati

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