Street parade, la Confesercenti:
«Serve una città a misura di giovani»

«La Street Parade di sabato scorso, eccessi a parte, ha dimostrato che c'è spazio, con modi diversi e sicuramente più organizzati, per riuscire a costruire una città ancora più viva ed ancora più a misura dei giovani». Lo sostiene Confesercenti Bergamo.

«La Street Parade di sabato scorso, eccessi a parte, ha dimostrato che c'è spazio, con modi diversi e sicuramente più organizzati, per riuscire a costruire una città ancora più viva ed ancora più a misura dei giovani». Lo sostiene Confesercenti Bergamo, che «immagina una Bergamo aperta a eventi giovanili e non solo, che contribuiscano ad animare una vita sociale un po' troppo spenta».

Vanno del resto in questa direzione - dice la Confesercenti - le manifestazioni organizzate dal Comune come Artway (musica e arte nei locali pubblici) e “Vivi i giovedì in centro” nel periodo estivo, pienamente condivise e sostenute da Confesercenti. La stessa amministrazione locale ha inoltre incentivato l'allestimento dei dehors dei locali pubblici proprio per contribuire a trasformare alcune zone centrali in veri e propri “salotti all'aperto”, dove trascorrere ore liete in compagnia.

“In ogni manifestazione che riunisce così tante persone c'è sempre la possibilità che qualcuno non rispetti le regole – fa notare Francesco Traini, responsabile dei locali pubblici di Confesercenti - ma riteniamo che dalla Street Parade si possano ricavare risorse ed idee utili per tutti coloro che vogliono una città più viva e più adatta ai giovani. Gli ultimi dati del Comune, del resto, confermano che la popolazione under 30 di Bergamo è in costante aumento. Occorre quindi tener conto delle esigenze delle nuove generazioni, preoccupandosi semmai che diventino protagoniste di un divertimento sano e responsabile”.

Per conseguire questo obiettivo, «sarà necessario fare sistema ed elaborare un piano condiviso del tempo libero, calendarizzato, rinunciando a campanilismi e polemiche. Troppe volte infatti assistiamo a piccoli eventi indipendenti, che finiscono con il sovrapporsi magari nello stesso giorno, con conseguenti disagi per residenti e commercianti».

Bisogna comprendere - conclude Confesercenti - «che una vita cittadina più dinamica nelle ore serali e notturne non potrà che giovare anche al rilancio dei consumi. Per questo Confesercenti auspica che i locali pubblici recepiscano la domanda di divertimento, adeguando gli orari d'apertura. Un centro con locali aperti piacerebbe non soltanto ai giovani ma anche ai turisti, che meritano di trovare varie alternative non solo per la cena ma anche per il dopocena».

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