Piscine Italcementi al restyling
E la Giunta aumenta le tariffe

Alle piscine Italcementi coperte è partito il cantiere che dovrà sistemare gli spogliatoi, la vasca da 33 metri e la biglietteria. «Una messa in sicurezza per risolvere alcuni problemi statici dell'olimpionica», spiega l'assessore Saltarelli.

Alle piscine Italcementi coperte è partito il cantiere da 800 mila euro che dovrà sistemare gli spogliatoi, la vasca da 33 metri e la biglietteria. «Una messa in sicurezza per risolvere alcuni problemi statici proprio dell'olimpionica, che da tempo è puntellata sul fondo», spiega l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli. Tutto dovrebbe essere pronto per la fine dell'estate. E proprio per permettere di consegnare il pacchetto come si deve, per la prima volta, potrebbe allungarsi la stagione all'aperto. Di solito, infatti, il prato e le nuotate en plein air finiscono col 31 agosto. Quest'anno, invece, tempo permettendo, si potrà nuotare fuori anche le prime due settimane di settembre. Non lo esclude il presidente di Bergamo Infrastrutture Mario Foti: «Venendo incontro anche a una richiesta di molti utenti».

Gli aumenti
Ma non sarà l'unica novità. A breve, infatti, scatterà anche l'aumento di alcune voci d'ingresso all'Italcementi (ad esempio il nuoto libero passerà da 5 a 6 euro). La Giunta straordinaria di ieri – con all'ordine del giorno la situazione di Bergamo Infrastrutture, società del Comune che, tra l'altro, gestisce gli impianti sportivi – ha infatti approvato (come più volte annunciato) l'adeguamento delle tariffe, che erano ferme dal 1999. «Su base annua – annuncia l'assessore al Bilancio Enrico Facoetti – porterà a Bergamo Infrastrutture circa 200 mila euro in più». Il provvedimento (che non riguarda solo le piscine, ma anche altri campi sportivi cittadini: per un'ora di calcetto, ad esempio, si passa da 42,5 a 60 euro a squadra) ora dovrà passare in commissione e in Consiglio comunale. «Dopodiché – afferma il presidente della società Mario Foti – gli aumenti scatteranno automaticamente».

Il nuovo contratto
A Bergamo Infrastrutture arriverà anche un'altra boccata d'ossigeno. Palafrizzoni ha infatti deciso di aggiornare il contratto di servizio con la società, girandole circa 450 mila euro «per integrare il gap tra le tariffe applicate fin qui e le tariffe di mercato, nonché i costi di manutenzione sostenuti per alcuni impianti. È stato riconosciuto a Bergamo Infrastrutture quello che le si doveva da un po'», precisa Facoetti. Rimandato alla Giunta di mercoledì prossimo, invece, il discorso dello stadio. L'esecutivo del sindaco Franco Tentorio dovrà infatti valutare se riportare sotto l'ala della società il canone degli Azzurri d'Italia, fin qui incassato da Palafrizzoni. Tutte manovre anche per cercare di riequilibrare la situazione finanziaria di Bergamo Infrastrutture, le cui perdite si aggirano tra gli 800 e i 900 mila euro.

Il costo dei consumi
Il problema principale per la società del Comune è rappresentato dai costi di gestione di impianti per lo più vecchi e che necessitano di interventi di ristrutturazione: «Solo per il consumo energetico e per il riscaldamento dei locali e dell'acqua ogni anno spendiamo 800 mila euro – spiega Foti –. Sono soldi che spendiamo per pagare il gas, l'approvvigionamento di energia, riscaldamento e acqua. Questo è dovuto alla vetustà degli impianti che provocano grosse dispersioni termiche. È un problema strutturale che verrebbe risolto solo con degli interventi di tipo energetico». I costi di gestione sono particolarmente salati per alcune strutture: «Il palazzetto è in perdita di 150 mila euro all'anno – afferma Tosi –. Inoltre le tariffe sono ferme al 1999 e sono assolutamente incongruenti con i valori di mercato. Ad esempio il costo orario per una squadra che voglia utilizzare il palazzetto è di 22 euro. A Treviglio, è di 150 euro all'ora». Oltre al Palazzetto, dove «i costi sono altissimi», c'è per esempio campo Coni: «È una struttura che viene frequentata davvero poco» afferma Foti.

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