I bergamaschi stanno rientrando:
«Pellegrinaggio ricco di spunti»

Il vescovo Francesco Beschi è soddisfatto in maniera profonda per il pellegrinaggio nella terra polacca, per i giorni trascorsi nei luoghi di Papa Giovanni Paolo II, di santa Faustina Kowalska, della Madonna Nera nel santuario di Jasna Gora a Czestochowa.

Il vescovo Francesco Beschi è soddisfatto in maniera profonda per il pellegrinaggio nella terra polacca, per i giorni trascorsi nei luoghi di Papa Giovanni Paolo II, di santa Faustina Kowalska, della Madonna Nera nel santuario di Jasna Gora a Czestochowa.

Concluso sabato sera, il pellegrinaggio ha tuttavia un proseguimento per le persone che fanno ritorno in autobus: circa duecento viaggiatori, tra gli altri il vescovo Francesco, che nella giornata di domenica hanno raggiunto a Velehrad in Moravia (Repubblica Ceca) la basilica dei santi Cirillo e Metodio, protettori dell'Europa insieme a san Benedetto. Per questi pellegrini il viaggio si conclude a Bergamo questa sera.

È stato il pellegrinaggio nella terra dove suor Faustina Kowalska ha promosso la devozione a Gesù misericordioso. A pochi chilometri di distanza, due anni dopo la morte di suor Faustina, i nazisti organizzarono il campo di sterminio di Auschwitz.

«È stato un pellegrinaggio ricco di spunti, di momenti forti di riflessione, di contemplazione, di preghiera. Anche perché questa è una terra ricca di contrasti che la ragione dell'uomo fatica a spiegare, che ci porta a dire che la vita e la fede sono realtà di una portata, di una profondità enormi che non si possono ricondurre a categorie semplici se non rischiando una banalizzazione. Io penso che certe realtà, certi accadimenti ci facciano considerare la complessità della vita umana. E ci debbano fare pensare come la libertà e la pace non siano qualche cosa di scontato, mai, ma che siano una conquista di ogni giorno».

Tutto su L'Eco di Bergamo del 16 luglio

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