Seriate-Grassobbio: in 32 sul ponte
Collaudo ok e così l'oasi raddoppia

A passo lento, a passo svelto. Prima in due, poi in quattro, poi in otto fino a un massimo di 32 persone contemporaneamente. Con il professor Carmelo Gentile, del Politecnico di Milano, a dare il tempo e la velocità. Fino all'ultima prova: cinque persone di corsa.

A passo lento, a passo svelto. Prima in due, poi in quattro, poi in otto fino a un massimo di 32 persone contemporaneamente. Con il professor Carmelo Gentile, del Politecnico di Milano, a dare il tempo e la velocità. Fino all'ultima prova: cinque persone di corsa.

Mentre la nuova passerella vibra, oscilla, dondola. È durato circa mezz'ora il collaudo dinamico del nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Serio, che unisce i parchi Oasi verde 1 e Oasi verde 2, costituendo così un unico, vasto polmone verde di circa 200 mila metri quadrati al confine tra Seriate e Grassobbio.

E dai due paesi c'erano sindaco, assessori e consiglieri comunali, per assistere e partecipare direttamente al collaudo. Con loro c'erano anche le guardie del Parco regionale del Serio, la Protezione civile e gli alpini di Seriate.

Il ponte ha superato l'esame, mentre due postazioni tecnologiche - una sul ponte stesso e una nel greto del fiume - registravano il comportamento della struttura alle sollecitazioni. Una folla di curiosi ha assistito al collaudo, e molti vedevano per la prima volta il manufatto dell'ingegnere Gabriele Algeri, che ha impressionato tutti favorevolmente per imponenza, stile architettonico, tecnica e impatto ambientale nel contesto paesaggistico del Serio.

L'inaugurazione sarà probabilmente sabato 15 settembre. L'altezza massima sopra il fiume raggiunge i 7 metri. La barriera del ponte è in acciaio inox per non arrugginire. Il piano calpestabile è in legno larice d'Austria trattato: «Il più resistente», riferisce Algeri. Il manufatto - con una particolare forma a sogliola - è lungo 62 metri e largo 2,50 all'ingresso, mentre raggiunge i 5 al centro.

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