Minacce via sms per soldi e gioielli
Una storia di criminalità giovanile

Uno studente minorenne dell'istituto tecnico Belotti vittima di estorsioni ripetute, un diciassettenne (all'epoca dei fatti, oggi diciottenne) che lo tempestava di messaggi di minaccia per ottenere denaro e gioielli, facendosi trovare fuori dalla scuola prima e dopo le lezioni.

Uno studente minorenne dell'istituto tecnico Belotti vittima di estorsioni ripetute, un diciassettenne (all'epoca dei fatti, oggi diciottenne) che lo tempestava di messaggi di minaccia per ottenere denaro e gioielli, facendosi trovare fuori dalla scuola prima e dopo le lezioni e alla fine arrestato in flagranza, e un diciannovenne a sua volta coinvolto nelle estorsioni e per questo denunciato a piede libero.

Sono questi gli ingredienti di una storia di criminalità giovanile risalente a novembre dello scorso anno, e venuta alla luce venerdì 20 luglio con la condanna - patteggiata - del maggiorenne (il diciassettenne, difeso dall'avvocato Roberta Ribon, è ancora in attesa di giudizio da parte del Tribunale dei Minori di Brescia): due anni e quattro mesi di reclusione, oltre a 340 euro di multa, la condanna per estorsione che il giovane, N. B., diciannovenne di Bergamo, incensurato, ha patteggiato. Il gup Raffaella Mascarino gli ha potuto concedere la pena sospesa solo per la giovane età, che consente di effettuarla fino a due anni e mezzo.

I fatti contestati sono concentrati in pochi giorni intorno alla metà di novembre del 2011: quattro episodi in tutto, che hanno fatto «guadagnare» ai due 900 euro in contanti e circa 1.500 euro in gioielli, tutti consegnati sotto la minaccia da uno studente all'epoca quindicenne del Belotti, di Stezzano. Prima avvicinato nei pressi della scuola, poi perseguitato via sms. 

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