«Le Medicine intelligenti»
Vince la bergamasca Giordani

Silvia Giordani, la ricercatrice bergamasca che al Trinity College di Dublino si occupa di nanotecnologie e sensori molecolari, ha vinto il premio «Unesco-l'Oreal for Women in Science», con un progetto dedicato a «una nuova strada verso le «medicine intelligenti».

Silvia Giordani, la ricercatrice bergamasca che al Trinity College di Dublino si occupa di nanotecnologie e sensori molecolari, ha vinto il premio «Unesco-l'Oreal for Women in Science», sezione Gran Bretagna e Irlanda, con un progetto dedicato a «una nuova strada verso le «medicine intelligenti».

Il premio di 15.000 sterline viene ogni anno assegnato a 4 giovani scienziate su 8 finaliste (229 quest'anno le candidature). In varie forme L'Oreal ha finora sostenuto le ricerche di 1.200 scienziate di cento Paesi. Gli altri progetti premiati quest'anno riguardano studi epidemiologici dinamici, la genetica mimetica, i liquidi ionici per applicazioni biomediche.

Silvia Giordani, che sta concludendo al Trinity il progetto quinquennale da un milione di euro legato al premio «President of Ireland Young Researcher Award» vinto nel 2007, si è aggiudicata il premio l'Oreal con un progetto nano-biomedico che è stato apprezzato per la carica innovativa.

«L'idea – spiega Silvia Giordani – è disegnare un dispositivo molecolare o nanometrico con una piattaforma di materiale a base di carbonio, compatibile perciò con i sistemi biologici viventi, caricata di altri componenti intercambiabili. Il dispositivo deve essere in grado di portare a termine compiti diagnostici e/o terapeutici. Si tratta di usare sistemi biologici e nanomateriali che dialoghino fra loro e servano come interfaccia nano-logistica» per la gestione di malattie complesse dalla diagnosi alla terapia al monitoraggio, in vista di una maggiore efficienza curativa rispetto alle terapie convenzionali, con effetti anche sulla sostenibilità economica dei sistemi sanitari.

Leggi di più su L'Eco in edicola martedì 24 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA