Ass. Consumatori: stangata acqua
Chi la dice giusta sugli aumenti?

I primi dati sulla stangata arrivata addosso a chi abita nel Comune di Bergamo e negli altri 32 Comuni serviti da BAS SII sino al 31 maggio scorso, li ha forniti, senza spiegarli - scrivono le associazioni di consumatori - il presidente della Commissione Comunale per il Controllo dei Prezzi

«I primi dati sulla stangata arrivata addosso a chi abita nel Comune di Bergamo e negli altri 32 Comuni serviti da BAS SII sino al 31 maggio scorso, li ha forniti, senza spiegarli, il presidente della Commissione Comunale per il Controllo dei Prezzi al Consumo del Comune di Bergamo tramite un «Comunicato Stampa» del 28 giugno 2012.

«La nota, con riferimento all'abnorme variazione degli indici dei prezzi registrata nel mese di giugno, rimarca che "a incidere è soprattutto il rialzo delle tariffe di fornitura acqua". Chi volesse andare a vedere cosa scrive l'Istat nel suo rapporto mensile scoprirebbe che siamo di fronte a un aumento della tariffa dell'acqua potabile nel Comune di Bergamo pari al 75,3% rispetto al mese precedente».

«Nei giorni successivi i referenti di Federconsumatori, Adiconsum ed Adoc, increduli e preoccupati, hanno incontrato il sindaco di Bergamo, i rappresentanti di Uniacque e dell'Ufficio d'Ambito provinciale per chiedere Loro spiegazioni sul dato sconvolgente. In quell'occasione nessuno dei presenti è stato in grado di fornire i chiarimenti richiesti, ma i responsabili amministrativi si erano impegnati a "scoprire", e poi far sapere, cosa fosse successo: se si trattava di un refuso dell'Istat o se, effettivamente, l'aumento era (è) reale…».

«Successivamente, sulla stampa locale, si sono lette le dichiarazioni di Uniacque che "limita" gli aumenti a percentuali comprese tra il 13% e il 15%. Senza spiegare che si riferisce agli aumenti complessivi in bolletta e non all'aumento dell'Acqua in quanto tale. Soltanto ieri, dal responsabile dell'Ufficio statistica del Comune di Bergamo, abbiamo avuto conferma del dato fornito dall'Istat».

«Noi abbiamo altri dati, che non contemplano "medie" ipotetiche. I numeri sono quelli che si riferiscono a quanto costava l'acqua "ante" 1° giugno e a quanto viene fatta pagare "post" 1° giugno. Poi ognuno farà i suoi calcoli in base ai consumi reali. La prima "fascia" da 0 a 80 mc/anno, è aumentata da € 0,18900 a 0,27444 pari a + 45% La seconda da 81 a 120 mc/anno è aumentata da € 0,37800 a 0,53833 pari a + 42% La terza fascia oltre i 120 mc/anno viene unificata passando da 0,488 € a 0,96056 + 97%».

«Il tutto si svolge a spese degli Utenti, senza che Provincia e Sindaci intervengano a porre un limite al depauperamento delle risorse delle famiglie bergamasche. Le associazioni di tutela dei Consumatori chiedono chiarezza nella comunicazione degli aumenti e sollecitano, a difesa dei Cittadini, l'intervento dei Sindaci dei Comuni coinvolti».

«A nostro parere in questa vicenda la Provincia ha diverse responsabilità; 1°) svolge in modo discutibile il ruolo di indirizzo dell'Ufficio d'Ambito; 2°) "tiene il piede in due scarpe" partecipando (anche con quote azionarie) ai Consigli di Amministrazione delle Società che non vogliono far parte del Sistema Idrico Integrato territoriale; 3°) non ha realizzato quello che era l'obiettivo che portò alla creazione di Uniacque, ovvero un Sistema Idrico Integrato unico che applicasse uguali tariffe a pari qualità del servizio erogato…infatti buona parte del territorio orobico non concorre a questo meccanismo "virtuoso"».

«Da parte sua il Comune di Bergamo si è dotato di un "Laboratorio per il Contenimento dei Prezzi" che non dice nulla sulla stangata».

Federconsumatori - Adiconsum - Adoc

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