Posti letto, Bergamo è salva
Nessuna scure sugli ospedali

A garantirlo è il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale di Bergamo, Mara Azzi: «Non ci saranno tagli ai posti letto. Considerando solo i posti letto realmente attivati e accreditati in tutto il territorio bergamasco siamo sotto il tetto dei 3,7 per mille abitanti fissato dal governo».

La spending review è diventata realtà. E i tagli alla Sanità ci sono, eccome. Però, e a dirlo e a garantirlo è il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale di Bergamo, Mara Azzi, per la Bergamasca c'è anche una notizia positiva: «Non ci saranno tagli ai posti letto. Considerando solo i posti letto realmente attivati e accreditati in tutto il territorio bergamasco siamo sotto il tetto dei 3,7 per mille abitanti fissato dal governo (l'indice precedente alla spending review era 4 per mille ndr). Per la Bergamasca nulla cambierà da questo punto di vista».

E la dichiarazione del dg dell'Asl arriva dopo che la Regione Lombardia ha diramato la delibera di giunta per la «Gestione del servizio sanitario regionale per l'anno 2012 anche alla luce dei provvedimenti nazionali», ovvero le cosiddette «linee-guida» per l'applicazione della spending review varata dal governo, linee guida che sono state distribuite a tutti i direttori generali di Aziende ospedaliere e sanitarie della Lombardia.

Le linee guida, sui posti letto, specificano in modo chiaro che l'indice va misurato individuando il corretto numero di posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio e, tra le altre cose, non comprendendo la quota di posti letto dedicati in via prevalente o esclusiva ai pazienti provenienti dalle altre regioni. E, evidenzia Mara Azzi, con le indicazioni regionali Bergamo può ritenersi al sicuro da tagli ai posti letto.

In autunno, le aziende ospedaliere Riuniti di Bergamo, Bolognini di Seriate e Treviglio-Caravaggio con tutte le altre strutture sanitarie private accreditate di città e provincia, sotto il coordinamento dell'Asl dovranno confrontare i propri progetti (c'è tempo fino a ottobre per elaborarli) per arrivare quindi a un piano territoriale condiviso.

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