«Il travaglio del parto di Maria:
speranza più forte di ogni crisi»

«Il travaglio del parto di Maria è luce e speranza più forte di ogni crisi. Maria è l'umile innalzata da Dio». Sono le parole del vescovo Francesco Beschi che la mattina di Ferragosto ha presieduto la concelebrazione eucaristica di Santa Maria Maggiore.

«Il travaglio del parto di Maria è luce e speranza più forte di ogni crisi. Maria è l'umile innalzata da Dio. Per i credenti l'impegno nella storia sta anche nell'innalzare gli ultimi. Cominciamo dagli ultimi, come fa l Signore. In Maria Assunta questo impegno diventi serio e determinato nel tradurre il Vangelo nel mondo e nella vita quotidiana».

Sono le parole del vescovo Francesco Beschi che la mattina di Ferragosto, solennità dell'Assunzione di Maria, ha presieduto la tradizionale Concelebrazione eucaristica solenne nella basilica di Santa Maria Maggiore.

Numerosi i fedeli presenti, fra cui fra cui Guglielmo Redondi, presidente del Consiglio comunale, e Giuseppe Pezzoni, presidente della Mia-Opera di Misericordia Maggiore, l'antico ente che cura e amministra la basilica.

Fra i sacerdoti concelebranti c'era anche monsignor Angelo Bertuletti, priore di Santa Maria Maggiore. All'omelia, il vescovo ha ricordato il significato del dogma dell'Assunta, cioè l'Assunzione di Maria Santissima in anima e corpo in Cielo, che è il destino che attende l'uomo.

Riprendendo le letture della solennità, monsignor Beschi ha usato tre immagini per spiegare il mistero dell'Assunzione, «un mistero che si riverbera in ogni nostra giornata»: il travaglio del parto, la primizia, il Magnificat a Dio che innalza gli ultimi.

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