Nuovo ospedale e i creditori:
l'incontro apre uno spiraglio

Si apre uno spiraglio per la soluzione del problema dei fornitori del nuovo ospedale di Bergamo, creditori della Dec. Ospedali Riuniti e Comitato creditori hanno concordato una scaletta che dovrebbe portare a una soluzione entro la prossima settimana.

Si apre uno spiraglio per la soluzione del problema dei fornitori del nuovo ospedale di Bergamo, creditori della Dec. Ospedali Riuniti e Comitato creditori hanno concordato una scaletta che dovrebbe portare a una soluzione entro la prossima settimana.

Come si legge nel comunicato ufficiale (più sotto integralmente riportato) «le parti hanno concordato sulla necessità e sull'importanza d'impostare sin da subito un percorso comune». La soluzione prospettata dal comitato sarebbe quella di far pagare i creditori dai Riuniti, che in cambio otterrebbero la cessione del credito. L'Azienda Ospedaliera potrebbe quindi rifarsi, rivalendosi sulla Dec di Bari, che ha chiesto il concordato preventivo.

I tempi sono stretti: lunedì prossimo si terrebbe l'incontro fra i legali dei Riuniti e quelli dei creditori. L'idea è quella di arrivare a venerdì 14 settembre con una soluzione del problema.

Il comunicato ufficiale
«Si è tenuto oggi dalle 15 agli Ospedali Riuniti di Bergamo l'incontro tra l'Azienda ospedaliera, nelle persone del direttore generale Carlo Nicora e del direttore amministrativo Peter Assembergs, e il Comitato dei creditori del Nuovo ospedale di Bergamo, rappresentato dalla Liberi Imprenditori Associati (Lia) di Bergamo e in particolare dal presidente Marco Amigoni e dal direttore Giorgio Violi.

Le parti hanno concordato sulla necessità e sull'importanza d'impostare sin da subito un percorso comune, teso a verificare la soluzione giuridica prospettata oggi dall'associazione all'azienda ospedaliera.

È già stata fissata un'agenda di prossimi incontri che, a breve, serviranno a verificare la concreta fattibilità della soluzione ipotizzata.

Entrambe le parti hanno apprezzato e ribadito la reciproca disponibilità al dialogo, e concordato sull'importanza di conciliare la prevista apertura dcl nuovo ospedale e la tutela delle imprese che hanno contribuito alla sua realizzazione».

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