Tenta di rapinare un sacerdote
Ancora un'aggressione alla stazione

È ancora allarme nella zona della stazione di Bergamo e nella serata di domenica si è verificata una tentata rapina in via Bonomelli: un nord africano ha tentato di strappare il borsello a un sacerdote italo-colombiano. E un papà scrive alla nostra redazione.

È ancora allarme nella zona della stazione di Bergamo e nella serata di domenica 16 settembre si è verificata una tentata rapina in via Bonomelli: un nord africano ha tentato di strappare il borsello a un sacerdote italo-colombiano che si trovava nella zona.

La vicenda si è verificata alle 23.30  e la vittima è un 42enne nato in Colombia ma cittadino italiano. L'uomo, un sacerdote che stava tornando alla Casa del Giovane dove alloggia, si è trovato di fronte in via Bonomelli il suo aggressore. Tra i due è scaturita una colluttazione con l'italocolombiano che è riuscito a divincolarsi e a scappare dopo essere però stato malmenato e gettato a terra. Poco dopo l'uomo ha incontrato una volante della polizia e ha segnalato la vicenda, descrivendo il suo aggressore: il sacerdote è stato anche trasferito al pronto soccorso per le contusioni riportate nella colluttazione. Guarirà in una ventina di giorni, con tanto di tumefazioni sul volto e una contusione a un ginocchio.

Gli agenti hanno nel frattempo avvistato il presunto rapinatore in via Gavazzeni: l'uomo ha tentato di ribellarsi e ha opposto resistenza ai poliziotti. Successivamente è stato identificato in Questura dalla sua vittima e arrestato: si tratta di un tunisino 30enne, già noto alle forze dell'ordine nonchè clandestino. Ora la polizia sta verificando se l'uomo è coinvolto negli ultimi episodi di criminalità avvenuti nella zona.

Nel frattempo, in direttissima, il tunisino - che ha negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda - è stato condannato per tentata rapina, lesioni e resistenza a un anno e 4 mesi di reclusione, pena tramutata nell'immediata espulsione dal territorio italiano con accompagnamento alla frontiera.

Gli ultimi fatti di cronaca nei pressi della stazione dei treni e delle Autolinee stanno creando malumori e preoccupazioni tra i bergamaschi. L'esempio è una lettera arrivata alla nostra redazione di un papà che scrive: «Mia figlia tutti i giorni causa scuola passa dalla stazione autolinee: io mi auspico, dopo i recenti fatti successi, una postazione fissa di controllo per non piangere poi a fatti avvenuti. Sono molto preoccupato tanto che in ore libere un giro alla stazione lo faccio: è una cosa seria speriamo che si randa la zona più sicura».

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