Cessione del credito, Micromega:
«I Riuniti sospendano l'accordo»

Micromega ha inviato un comunicato in cui si auspica che gli Ospedali Riuniti di Bergamo sospendano l'accordo con i subappaltatori di Ati Dec per la cessione del credito e si invitano i politici locali a esprimersi su un tema così scottante, ovvero su come si spendono i soldi dei cittadini.

Micromega ha inviato un comunicato in cui si auspica che gli Ospedali Riuniti di Bergamo sospendano l'accordo con i subappaltatori di Ati Dec per la cessione del credito e si invitano i politici locali a esprimersi su un tema così scottante, ovvero su come si spendono i soldi dei cittadini. Ecco il comunicato integrale.

«Nel silenzio generale pare essere in dirittura d'arrivo l'accordo tra gli Ospedali Riuniti di Bergamo e i subappaltatori di Ati Dec che pare vantino nei confronti di quest'ultima circa 10 milioni di euro per opere realizzate nel Nuovo Ospedale della Trucca e mai pagate».

«La stampa ci ha informato di una trattativa ormai in fase avanzata in base alla quale, per spiegarla in parole povere, gli Ospedali Riuniti di Bergamo pagheranno i dieci milioni ai subappaltatori di Dec e successivamente si incaricheranno di andarne a chiedere il pagamento alla predetta società pugliese».

«La cessione del credito, pur essendo prevista dal codice civile, deve tuttavia essere valutata nella realtà travagliata di questo cantiere che già ha provocato un'enormità di problemi e di sovraccosti a carico dell'azienda pubblica».

«Come noto la Dec, a causa delle sue gravissime difficoltà finanziarie, ha chiesto di essere ammessa alla procedura di concordato preventivo, in base alla quale, come previsto dalla legge fallimentare, pagherà ai propri creditori solo una quota del proprio credito».

«Peraltro in caso di mancata approvazione del concordato il rischio di fallimento sarebbe molto forte. Non ci pare ragionevole che un'azienda pubblica che maneggia il denaro dei cittadini si assuma dei crediti altrui (pagandoli integralmente) sapendo già che potrà riscuoterne, se tutto va bene…, solo una parte».

«Ci risponderanno che in realtà è intenzione dell'Azienda ospedaliera compensare i dieci milioni di crediti che si assumeranno con i debiti verso la Ati Dec. Sennonché l'Azienda ospedaliera ha già in corso una causa con la quale domanda a Dec più di quindici milioni di euro per i ben noti ritardi nell'esecuzione dei lavori ed inoltre dovrà chiedere a Dec a titolo di risarcimento danni e/o minor valore dell'opera rilevantissimi importi a seguito dei gravi vizi e difetti riscontrati dai collaudatori sul Nuovo Ospedale».

«Per di più a tutt'oggi non sappiamo a quanto ammontino le eventuali fideiussioni stipulate dall'appaltatrice e quanto a quest'ultima sia stato versato a corresponsione delle opere realizzate. L'azienda ospedaliera, prima di prendere qualsiasi decisione, ha il preciso obbligo, cui dovrebbe essere richiamata anche dalla politica locale, di fornire pubblicamente puntuale informativa con le cifre precise di quanto finora versato, del valore del deprezzamento dell'opera a seguito dei summenzionati gravi vizi e difetti, degli importi versati o versandi ad azienda terze incaricate di completare le opere non terminate da Dec, dell'entità delle garanzie detenute e degli importi che si intende chiedere o si è già chiesto a titolo di risarcimento del danno».

«In mancanza di tutti questi elementi pare impossibile formulare con cognizione di causa un giudizio approfondito sulla opportunità e legittimità dell'operazione paventata e pertanto, in base ad un criterio di prudenza e buona amministrazione, riteniamo si debba sospendere qualsiasi accordo in ordine alla cessione dei crediti dei subappaltatori».

«Ci rendiamo conto che la questione è complessa ma proprio per questo siamo particolarmente stupiti dal silenzio tombale dei politici locali sempre pronti a disquisire del sesso degli angeli e fare sfilate di moda ma poi totalmente evanescenti quando si deve parlare di come viene speso il denaro dei cittadini nella nuova struttura ospedaliera».

Per Micromega Bergamo
Avv. Rocco Gargano
Avv. Roberto Trussardi

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