Pellegrini tra fede e sport
Da Bergamo l'appello di Brosio

«Non è il pellegrinaggio dei vip, né tantomeno io sono un santone. E' semplicemente il viaggio di quanti amano Dio e la Madonna». Paolo Brosio toglie subito di mezzo le facili etichette per presentare il viaggio a Medjugorie delle “Olimpiadi del cuore”, dall'1 al 4 novembre.

«Non è il pellegrinaggio dei vip, né tantomeno io sono un santone. E' semplicemente il viaggio di quanti amano Dio e la Madonna». Paolo Brosio toglie subito di mezzo le facili etichette per presentare, in un'affollata conferenza stampa a Gandino, il viaggio a Medjugorie delle “Olimpiadi del cuore”, in programma dall'1 al 4 novembre.

Il giornalista toscano (“ma astigiano di nascita” tiene a sottolineare) divenne famoso, suo malgrado, per i reportage disincantati su Tangentopoli al Tg 4 di Emilio Fede, poi amplificati in chiave sportiva da “Quelli che il calcio”. Sono le etichette che, inesorabili, permeano la curiosità dei presenti all'incontro di Gandino, unite all'”economic glamour” della sala conferenze di un grande gruppo industriale.

A sgombrare ulteriormente il campo, in maniera convincente e soprattutto coinvolgente, è Olga Zambaiti Radici, prima sostenitrice di un progetto che va al di là della semplice unità d'intenti. “Non si pensi ad etichette industriali o familiari – spiega Olga agli intervenuti – perché io stessa ancora mi chiedo come tutto ciò è avvenuto. Un anno fa sono andata per la prima volta a Medjugorie ed ho iniziato un percorso che mi ha portato una seconda volta in Bosnia e successivamente a un incontro dai Monfortani a Redona, dove con Paolo Brosio ed altri amici abbiamo avviato questo progetto. Ci siamo accorti che vivere la fede e soprattutto parlarne può essere entusiasmante e incredibilmente bello e contagioso”.

I rigori formali di una classica presentazione, lasciano il posto ad una serie di confidenze a cuore aperto anche da parte di Paolo Brosio, che annuncia la prossima pubblicazione di un nuovo libro. “La serata a Redona – spiega – mi ha aperto le porte di Bergamo e dei bergamaschi. Si sono sommate una serie di coincidenze e conoscenze che non riesco a credere puramente causali. Tutto si è intrecciato all'insegna dello sport. Olga mi ha fatto scoprire il forte legame della sua famiglia con lo sport, ma anche quello con lo Sci Club Radici, addirittura primo nelle classifiche nazionali. Da giovane cronista de La Nazione diventai capo ufficio stampa del Pisa Calcio ai tempi del presidente Anconetani: il difensore di quella squadra era Stefano Colantuomo. Un'amicizia che mi ha portato all'ambiente atalantino, dove ho raccolto l'entusiasmo travolgente del presidente Antonio Percassi, del direttore sportivo Marino e di tanti calciatori. Ci siamo ritrovati tutti insieme a quell'incontro, a cena e soprattutto a pensare e sostenere queste iniziative. Un passaparola incredibile, assolutamente casuale, che mi fa dire con forza che Dio si serve di ogni mezzo per portare a tutti il Vangelo”.

Il parallelo fede-sport (richiamato anche in un intervento di Papa Benedetto XVI quando era cardinale a Monaco di Baviera) è l'aspetto centrale di uno sforzo pronto poi a declinarsi in molteplici iniziative. “E' un tema nuovo – sottolinea Olga Zambaiti Radici – sicuramente inedito, almeno in un'accezione tanto legata alla persona e al suo credere. I valori fondanti dello sport sono disciplina, spirito di sacrificio e costanza: li ritroviamo anche alla base della fede cristiana”. L'esempio arriva dagli atleti Paralimpici recenti protagonisti a Londra, ma anche “dalla straordinaria necessità – sostiene Brosio - di sostenere gli sforzi e le attività degli Oratori e dei gruppi sportivi, presidi d'amore verso i ragazzi. Troppo spesso abbiamo bambini “orfani di genitori vivi”, che non corrispondono cioè alla primaria responsabilità educativa”.

Brosio sottolinea come non l'attività di Olimpiadi del Cuore onlus non insegua il “miracolismo” legato alle apparizioni di Medjugorie. Insiste anzi sulla necessità di tradurre l'energia che questo luogo trasmette, in opere direttamente collegate alla propria parrocchia. “Medjugorie ci apre a modi e tempi nuovi con un'incredibile efficacia. La Chiesa deve necessariamente valutare con ponderazione e discernimento, ma non è casuale che il Papa abbia istituito una commissione ufficiale nonostante le apparizioni siano di fatto ancora in corso”. “Laggiù – aggiunge– sono 32 anni che a Madonna chiacchiera. E il mondo d'oggi gliene offre ahimè spunto quotidiano”. Gli spunti non mancano anche per il volume di prossima pubblicazione (Piemme Mondadori) che si intitolerà “La terra delle meraviglie, a Medjugorie la Madonna scende in campo fra fede e sport” e sarà probabilmente presentato a Bergamo. Brosio riserva alcune anteprime.

“E' un lavoro fatto soprattutto di incredibili testimonianze di fede, a cominciare da quella di Roberto Mancini, allenatore del Manchester City, o di un grande campione del nuoto guarito da un grave tumore. C'è spazio anche per Stefano Colantuomo e per il suo pellegrinaggio a Caravaggio oppure per il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi”. Brosio ha anche annunciato il concerto che il prossimo 10 ottobre vedrà protagonista Andrea Bocelli al Teatro Grande di Brescia.”Un altro appuntamento irrinunciabile, che speriamo di proporre a Bergamo in un prossimo futuro”. Poi l'idea del Pellegrinaggio di inizio novembre, per raccogliersi tutto insieme in un'esperienza di fede ma anche di solidarietà.

“Ci sarà per la prima volta un aereo diretto da Bergamo a Mostar, cui si è già aggiunto anche un volo da Pisa. Possiamo contare sull'adesione di molti amici che hanno raccolto lo spirito dell'iniziativa e saremo accompagnati per la meditazione da sacerdoti diocesani”. Una parte della quota di partecipazione (650 euro) sarà destinata ai progetti umanitari dell'Associazione. I dettagli dell'iniziativa, sostenuta anche da Giacomo Bergamini e Michela Birolini e coordinata da Baja Viaggi di Albino, sono disponibili sul sito www.paolobrosio.it e ai recapiti telefonici 035.0952020 e 335.6822153.

© RIPRODUZIONE RISERVATA