L'ospedale risponde ai creditori
Lunedì un incontro coi «Riuniti»

Gli Ospedali Riuniti hanno risposto all'ultimatum lanciato dal gruppo di imprenditori che non sono stati pagati per i lavori nel nuovo ospedale in subappalto alla Dec di Bari o ad altre società consortili.

Gli Ospedali Riuniti hanno risposto all'ultimatum lanciato dal gruppo di imprenditori che non sono stati pagati per i lavori nel nuovo ospedale in subappalto alla Dec di Bari o ad altre società consortili.

Mercoledì, infatti, la Lia (Liberi imprenditori associati, l'associazione che rappresenta diverse aziende creditrici) ha ricevuto dall'azienda ospedaliera la convocazione per un incontro che si terrà lunedì mattina. Sul tavolo la nota questione della «cessione del credito»: gli imprenditori chiedono all'azienda ospedaliera di «acquistare» i crediti che le ditte vantano dalla Dec o dalla consortile Bergamos anticipando quindi i saldi per poi rivalersi con la Dec. Il credito complessivo è di circa 7 milioni di euro per 25 aziende.

La proposta della cessione del credito è stata avanzata un mese fa dalla Lia, presieduta da Marco Amigoni, tramite l'avvocato Gabriele Forcella. I Riuniti hanno accettato di sedersi al tavolo per verificare la fattibilità giuridica di questa soluzione e tutte le carte sono state passate ai raggi x.

Dopo l'incontro con i Riuniti si riunirà presso la Lia il Comitato creditori, all'interno del quale il malumore è salito negli ultimi giorni, al punto che hanno ripreso a circolare parole come «presidio fisico dell'ospedale» e «smontaggio dei materiali» in assenza di risposte certe. 

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