Parcheggio finito e mai aperto
Nuovo ospedale, lunga trattativa

Trattative no-stop per «disinnescare» la questione del parcheggio del nuovo ospedale, area di sosta pronta da un anno e mai aperta. Al tavolo tre parti: Bhp, la Provincia e gli Ospedali Riuniti. Lunedì è prevista la stretta finale.

Trattative no-stop per «disinnescare» la questione del parcheggio del nuovo ospedale, area di sosta pronta da un anno e mai aperta. Al tavolo tre parti: Bhp (società che ha ottenuto la realizzazione dei posti auto e sta subendo perdite per la mancata apertura), la Provincia in qualità di stazione appaltante e gli Ospedali Riuniti.

La società aveva chiesto a Via Tasso una revisione del Piano economico finanziario con 9,5 milioni di euro in più per consentire agli istituti di credito di sostenerne la bancabilità. Senza un accordo, c'è il rischio che la società rescinda il contratto, chiedendo i danni alla Provincia che poi dovrebbe rivalersi sui Riuniti.

La bozza della Provincia è stata inviata all'Azienda ospedaliera e ieri si è saputo che i Riuniti hanno formalizzato alla Regione la richiesta per 3,5 milioni di euro (il resto dovrebbero metterlo le banche). Lunedì potrebbe esserci la stretta finale, con la data di apertura e la durata della gestione del parcheggio che Bhp ha chiesto di allungare da 28 a 30 anni.

Intanto al nuovo ospedale i tecnici sono al lavoro per i collaudi: le certificazioni sono indispensabili per l'accreditamento dell'Asl e quindi per l'apertura dell'ospedale. «Siamo in attesa di tutta la documentazione, compresi i verbali di collaudo positivi - conferma il direttore generale dell'Asl, Mara Azzi -, senza non si può procedere all'accreditamento».

Ma all'indomani delle rassicurazioni dei Riuniti, che si sono detti pronti «sin da ora» al trasloco, dai collaudatori arrivano perplessità. Interviene il professor Attilio Pizzigoni, della Commissione di collaudo dei lavori principali: «A titolo personale – spiega – esprimo tutto il mio disagio per quanto dichiarato dall'Azienda ospedaliera che si dice pronta al trasloco, ma attende il rilascio delle autorizzazioni. Sembra che il lavoro di certificazione sia considerato un ostacolo».

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